Le fiamme Gialle valenzane hanno proceduto alla ricostruzione dei volumi d’affari della ditta verificata mediante un’analisi condotta con i programmi informatici in dotazione al Corpo nonché attraverso l’ausilio degli accertamenti bancari.
Dalla ricostruzione analitico-induttiva effettuata si è potuto appurare che non tutte le operazioni commerciali poste in essere fossero regolarmente transitate nella contabilità. I militari hanno, altresì, proceduto ad effettuare la ricostruzione delle rimanenze di magazzino e, successivamente, alla loro valorizzazione. L’attività ispettiva ha consentito di dimostrare che l’impresa non ha dichiarato o non annotato sulle scritture contabili, per gli anni dal 2011 al 2015, elementi positivi di reddito per oltre 480.000 euro. Alla stessa, in conseguenza delle operazioni commerciali risultate effettuate in evasione d’imposta, è stata anche contestata l’I.V.A. complessivamente sottratta all’erario. Gli atti della verifica fiscale condotta sono ora a disposizione delle Agenzie delle Entrate e delle Dogane, per il recupero dei tributi evasi e l’irrogazione delle relative sanzioni.
8 giugno 2015