Perché tenere aperto il municipio di Tortona utilizzando (e pagando?) tre dipendenti comunali per una riunione di sole 7 persone che avrebbe potuto svolgersi in un qualsiasi bar cittadino? La domanda sorge spontanea alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi in municipio, ma andiamo con ordine.
Chi legge Oggi Cronaca conosce bene la battaglia che abbiamo ingaggiato verso la mancata comunicazione su Expo 2015, contro quell’inspiegabile silenzio da parte del Comune di Tortona e di Artinfiera che non forniscono spiegazioni pubbliche su quello che stanno facendo e su come hanno speso i “nostri” soldi.
Ebbene venerdì scorso siamo venuti a conoscenza di una riunione che era stata convocata presso la Sala Romita del Comune di Tortona proprio sull’ Expo e ci siamo “infiltrati” o meglio ci siamo presentati a quella riunione pur non essendo stati invitati (nessun giornalista era stato invitato a dire il vero) sedendoci in ultima fila con l’intenzione di capire cosa stavano facendo gli organizzatori.
Dalla riunione sono uscite diverse magagne e cose strane, ma anche altre interessanti che non mancheremo di raccontarvi e non soltanto in questo articolo.
L’email di convocazione della riunione era stata inviata a solo a 37 persone e fra queste, naturalmente, non c’era nessun giornalista.
Lo scopo della riunione era quello di illustrare la possibilità di utilizzare alcuni spazi presso la Cascina Triulza per poter promuovere il territorio e organizzare eventi.
”Tali spazi – recitava l’email – sono a disposizione GRATUITAMENTE e verranno forniti per qualche giorno a chi ne farà richiesta.”
Un argomento interessante al quale però hanno preso parte solo 7 persone fra tutti quelli invitati, segno evidente che la comunicazione non è certamente l’aspetto peculiare degli organizzatori locali dell’Expo.
Alla fine, in sala come potete vedere dalla immagini, oltre ai 7 partecipanti e il nostro corrispondente in incognito, erano presenti 3 membri di Artinfiera, il consulente (pagato?) Aulo Chiesa, il consigliere comunale di minoranza Giuseppe Bottazzi per conto del Comune (dove fosse l’assessore Graziano non si sa) e ben tre dipendenti comunali, fra cui un dirigente (Claudio Bagnera) e due impiegate che presumiamo non abbia certamente lavorato gratis ma con ogni probabilità saranno stati retribuiti con ore di straordinario profumatamente pagate a spese dei contribuenti.
Il Comune è rimasto aperto fino alle 20 di sera per una riunione che, visto il numero dei partecipanti, avrebbe potuto essere svolta in qualsiasi bar cittadino, se non addirittura a casa di chiunque.
Insomma l’ennesimo spreco di un’Amministrazione Comunale che lascia sempre più a desiderare.
10 giugno 2015