Dal punto di vista economico l’eliminazione della componente “trasporto” per il percolato di Tortona consente un risparmio stimabile in oltre 50 mila euro all’anno anno.
Ancor più dal punto di vista ambientale la riduzione di oltre 500 trasporti all’anno con autobotte ha senza dubbio un impatto positivo rilevante sia sulla viabilità locale, che sulle emissioni in atmosfera, oltre a snellire le operazioni di registrazione degli accessi alla discarica.
L’operazione di realizzazione del percolatodotto di Tortona, quindi, rappresenta un esempio di positiva collaborazione tra aziende partecipate dagli enti locali, con ricadute positive sul territorio sia dal punto di vista ambientale che da quello economico.
Le discariche producono normalmente elevate quantità di rifiuti liquidi (percolato) a causa dell’umidità presente naturalmente nei rifiuti e delle infiltrazioni di acqua piovana, estremamente rilevanti soprattutto fino a quando viene realizzata la chiusura definitiva della discarica (capping).
Il percolato viene raccolto sul fondo impermeabile della discarica mediante tubazioni fessurate installate al momento della costruzione e quindi pompato nella rete interna di raccolta, per essere avviato a smaltimento in impianti di depurazione autorizzati.
Il gestore della discarica è obbligato a gestire il percolato prodotto dalla discarica per tutta la durata della gestione e per i 30 anni successivi alla chiusura definitiva del singolo comparto della discarica. Quest’ultima fase (post-gestione) è finanziata da parte degli accantonamenti obbligatori effettuati dal gestore nel corso della fase di riempimento.
Il percolato prodotto dalla discarica di Tortona fino ad oggi viene smaltito come rifiuto liquido mediante trasporto con autobotte ad impianti di depurazione esterni, per un quantitativo di oltre 20.000 mc/anno.
21 giugno 2015