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Personaggi Alessandrini: l’indimenticabile Mario Manenti


Il sindaco ha lasciato per sempre i suoi concittadini, la sua città, quella città tanto amata, abbandonata in sordina, quasi a rimarcare il suo modo d’essere per un’esistenza intera.

La sua vita s’è svolta prima di tutto nelle vie della città, poi sui banchi del Consiglio Comunale ove ha rimarcato 467 presenze su 470 sedute convocate. Un record!

L’attività politica di Mario ha preso l’avvio il primo gennaio del 1965 per terminare la sera del 10.4.1996, trentun anni intensi svolti nell’interesse di Valenza, dei suoi abitanti disposto ad ascoltare i problemi di ognuno, seppure fastidiosi, per affrontare i quali ha cercato sempre una soluzione almeno soddisfacente, anche se non ottimale.

Mario è stato reperibile nella sua città per ogni evenienza, per chiunque, in sella alla sua Atala, da lui stesso definita ironicamente “la mia Ferrari” … e .. , ne hanno percorsi di chilometri quelle due povere ruote senza andare oltre i confini … anch’esse prestigiose, come il suo conducente.

La sua figura incuteva rispetto per la personalità determinata, per la paterna autorevolezza con cui assumeva gli impegni nei confronti degli interlocutori di qualunque estradizione politica appartenessero, aperto anche nei frangenti difficili, affrontati con competente sincerità, senz’illudere né incutere impossibili speranze.

Mario è stato grande per la sua città, per i suoi abitanti, mosso unicamente da grande passione, aggiungerei con infinita umanità, coerenza, sempre in soccorso a chiunque chiedesse, anche solo per una parola, un sorriso più importanti, a volte, dei beni materiali.

La sua vita è scorsa nella politica, una politica formata a sua misura protratta verso la solidarietà nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, con le quali ha avuto un particolare rispetto.

Il rapporto con il prossimo è stato sottolineato costantemente dalla lealtà, nel rispetto d’ogni opinione, a questo proposito il suo pensiero è stato pressappoco così: … quando qualcuno chiede non servono tanti giri di parole: se la richiesta è possibile ci si deve impegnare; se quanto domandato non è attuabile occorre spiegare, con schiettezza, l’impossibilità di esaudire il desiderio….

La sua personalità s’è dimostrata limpida nei rapporti con i membri della sua parte politica, permettendo alle giovani leve di emergere, anticipando il cosiddetto ricambio generazionale.

                                                                           Franco Montaldo

 

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