Due avvenimenti importanti si sono celebrati a Tortona, sabato 27 e domenica 28 giugno, in occasione della conclusione dell’anno del centenario di fondazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità e la conclusione del convegno internazionale del Movimento Laicale Orionino.
A presiedere la Santa Messa di ringraziamento il vescovo diocesano Mons. Vittorio Viola con il superiore generale don Flavio Peloso e numerosi confratelli provenienti da diverse parti del mondo.
Sabato 27 presso all’auditorium del Centro “Mater Dei” si è svolto un Convegno storico-culturale. Ha condotto e presentato gli interventi commemorativi Marialuisa Ricotti, con la partecipazione del Coro “San Luigi Orione” di Pontecurone. Il primo intervento è stato della superiora generale Madre Maria Mabel Spagnuolo, parlando dei 100 anni in parole di “gratitudine, passione, speranza… per svegliare il mondo!”. Suor Maria Alicja Kędziora ha presentato un video con la storia di sviluppo delle Suore sin dagli inizi della Fondazione, guidata con un paterno cuore di Don Orione. L’intervento del Sig. Javier Rodriguez Mendez, coordinatore generale del Movimento Laicale Orionino, ha mostrato il “genio femminile” nella storia di alcune opere orionine. L’ultimo intervento è stato di Don Flavio Peloso, superiore generale della Piccola Opera della Divina Provvidenza che ha espresso la sua gioia per l’anniversario centenario delle Suore, nate e cresciute all’interno di questa Famiglia. “Sono nate in casa”, “Don Orione fu loro padre e madre” e “all’inizio tutto era in comune”. La serata è proseguita con la cena condivisa nel cortile dell’ “Oratorio San Luigi” ed insieme ai ragazzi dell’oratorio si è vissuto una serata di festa con canti, danze e testimonianze.
Domenica 28 ci si è ritrovati in Santuario per la solenne celebrazione presieduta dal nsotro vescovo diocesano Mons. Vittorio Viola. “Noi sentiamo l’abbraccio di Don Orione, perché questo motivo di rendimento di grazie, cento anni di vita di un istituto di carità di amore per la Chiesa, per i piccoli, sono espressione del Suo amore e noi sentiamo questo abbraccio che ci presenta a Dio perché tutto viene da Lui”. È con queste parole che il nostro vescovo Vittorio, ha introdotto la celebrazione eucaristica in un Santuario che ha riunito tutti i rami della Famiglia Orionina (religiosi, religiose, istituto secolare, movimento laicale), autorità civili e tanti fedeli. Tutti ai piedi delle Vergine guardiana e attorno al corpo del santo fondatore Luigi Orione. A conclusione di due giornate ricche di storia ed identità orionina nelle sue diverse espressioni. “Vogliamo rinnovare davanti a lei come fece già don Orione con il suo vescovo, ha detto don Flavio Peloso, la promessa di fedeltà alla Chiesa, al Papa, ai Vescovi ovunque ci troviamo. Fedeltà fatta e realizzata soprattutto mediante le opere di carità”. “Chissà se fossi tu san Luigi a parlare a queste tue figlie, che cosa diresti! Vorrei essere così docile da poter dire almeno una sola parola di quelle che don Luigi direbbe a voi”. Ha introdotto così la sua riflessione mons. Viola con lo sguardo rivolto all’urna. “Il Signore continua a parlare alla sua Chiesa a fronte del nostro ascolto debole e selettivo. Non basta una fede pensata ma occorre una fede professata non solo con delle parole ma con dei gesti”. E poi rivolgendosi alle direttamente alle Suore si esprime con queste parole: “Che cosa siete, voi, Piccole Suore Missionarie della Carità se non il lembo del suo mantello che raggiunge i piccoli, i poveri, gli ultimi, quelli che tu amavi don Luigi. Un pretesto dentro la sapienza dell’incarnazione dell’amore di Dio e quanti in questi cento anni sono stati raggiunti dai vostri gesti di carità che sono i piccoli che più di tutti sono capaci di fede perché a loro la fede è sentimento naturale. La bellezza del vostro Istituto è trasparenza e strumento del Suo amore”. Al termine della celebrazione, Madre Mabel Spagnuolo, superiora generale, ha rivolto a tutti un sentito grazie, in particolare al vescovo Vittorio, “per la sua presenza paterna ed affettuosa e per le sue parole che credo siano proprio quelle che ci avrebbe rivolto don Orione”.
29 giugno 2015