Il nome di una delle aziende che fanno parte di quel gruppo sponsor del Comune, è citato espressamente nel Comunicato stampa ufficiale delle Forze dell’ordine.
Non solo, ma a quanto pare, due delle cave in cui, secondo l’accusa, sono stati scaricati ingenti quantitativi di rifiuti provenienti da siti contaminati, appartengono alla famiglia che attraverso il marchio societario, ha sponsorizzato la festa dello sport.
Si tratta di due diverse società è vero, ma l’amministratore del Gruppo che sponsorizzato la manifestazione organizzata dal Comune di Tortona e quello dell’azienda coinvolta nell’indagine sui rifiuti, è la stessa persona.
A tutto questo va aggiunto che a quanto pare, uno dei soci del gruppo, il cui marchio compare sul manifesto pubblicitario del Comune di Tortona, è compreso nell’elenco delle 65 persone coinvolte nella maxi indagine.
Per carità non c’è nulla di male a voler sponsorizzare una manifestazione, anche perché in Italia, fino a prova contraria, nessuno è colpevole fino a quando non sia stato riconosciuto tale con sentenza passata in giudicato, ma quello che viene spontaneo domandarsi è: perché la Giunta-Bardone ha accettato la sponsorizzazione?
Non sarebbe stato meglio rifiutarla evitando di sollevare dubbi sull’opportunità o meno di legare il nome del Comune a chi, sempre secondo l’accusa, avrebbe inquinato una parte del territorio comunale?
Rimarrà in silenzio anche stavolta il Comune di Tortona o spiegherà ai cittadini le motivazioni di una scelta che francamente appare tutt’altro che chiara?
Impossibile infatti che non sapesse, perché il nome della ditta in questione, a quanto pare, è stato divulgato molto prima che venissero stampati i manifesti della Festa dello sport…..
23 giugno 2015