Il film si ispira ad una storia vera: la vita del giornalista Gary Webb che alla fine degli anni ottanta denunciò la collusione tra lo stato americano che avrebbe improntato (e venduto) tonnellate di droga per finanziare i ribelli in Nicaragua.
Un’inchiesta a suo tempo portata avanti dal giornalista americano di un piccolo quotidiano che gli valse anche il premio Pulizer.
Webb non è un cronista d’assalto, ma entra in possesso di documenti molto scottanti e da qui inizia una di quelle inchieste che piacciono tanto a noi giornalisti , ma che attualmente sono improponibili.
Oggi infatti gran parte del lavoro viene fatto grazie ad Internet e ai computer, mentre negli anni novanta l’uso dei computer era appena agli inizi e non avevano la diffusione di oggi.
Il film poggia quasi ed esclusivamente sull’interpretazione di Jeremy Renner (The Avenger, Mission Impossible, Hanes e Gretel, The Bourne legacy) semplicemente perfetto nell’interpretare il giornalista americano in ogni suo aspetto, sia pubblico che privato. Attorno a lui ruotano attori di buon livello come Rosemarie DeWitt (Promised land, Rachel sta per sposarsi), Ray Liotta (Sin Sity, Come un tuono e molti altri), Oliver Platt (Mortdecai, X-Men, 2012 e tantissimi altri) che rendono appassionante una storia che avrebbe potuto scavare ancora di più nel cuore dell’america.
Non aggiungiamo altro per non rovinarsi trama e finale di un film sicuramente da vede.
20 giugno 2015