Associazione Danza e Musica BandaBrisca
Tramandata per lo più in modo orale, la musica popolare è sopravvissuta e ha permesso ai ricercatori di riscoprirla e, riproponendola, ha innescato un processo di propagazione, un nuovo interesse che spinge molte persone a cimentarsi in quelle danze antiche, in melodie che hanno i colori delle stagioni ed il ritmo del lavoro nei campi. Le nuove feste con musica e danze di antico sapore, sono il pretesto per un nuovo modo di ritrovarsi, fare amicizia e solidarizzare. Rinascono nei luoghi dove erano sparite melodie ataviche. Crescono tribù di nuovi praticanti che si interessano e la ricerca ritrova, attraverso le testimonianze delle persone anziane,aneddoti, nomi di vecchi musicisti di paese, musiche,cantilene e filastrocche. Tutto questo ha il grande pregio di rimettere le condizioni per cui i vecchi sono utili, indispensabili alla ricerca di una memoria storica, un nuovo tipo di contatto auspicabile e necessario. Giovani musicisti si provano in vecchie ballate, un salto di molte generazioni. Può e deve essere un nuovo modo di capire e riproporre la musica e la danza, un modo alternativo per stare insieme. Da questo presupposto l’Associazione Danza e Musica BandaBrisca continua, da oltre 25 anni, il lavoro di ricerca e divulgazione. Un lavoro di grande interesse che ha portato la Banda ad un numero considerevole di concerti. BandaBrisca si è esibita oltre che in Italia, in Francia, Irlanda, Germania, Scozia, Paesi Baschi, Belgio, Portogallo e Svizzera. La nostra associazione ha anche organizzato festival di musica e danze della tradizione ne citiamo alcuni: a Silvano d’Orba per sette anni “Bal d’la pieve”; da quindici anni partecipa con altre associazioni al coordinamento e all’organizzazione del “Gran Bal Trad” a Vialfrè (TO) una delle più importanti manifestazioni folk in Europa; organizza da nove anni a Castelletto d’Orba, il festival “TERRA e VINO” e collabora con l’Associazione “Le strade del sale” all’organizzazione del “Festival dell’Appennino”.
Le danze: la ricerca è rivolta soprattutto al territorio (Piemonte, Oltregiogo). Di piemontese poco è rimasto del ballo tradizionale, l’unica danza ancora conosciuta è lo “Sbrando” o danza dei coscritti. Ballata esclusivamente da uomini in cerchio su un ritmo di 6/8 . Rimangono naturalmente le danze di coppia: valzer, mazurca e polca non da liscio. Un discorso a parte rappresentano le danze del nostro Appennino: Oltregiogo e zona detta delle “4 province”. In questo territorio esiste una cultura popolare musicale e danzante omogenea. Il canto corale spontaneo, l’uso di strumenti particolari autoctoni: piffero (oboe popolare) e la musa (cornamusa ) accompagnati da strumenti conosciuti (fisarmonica, violino, contrabbasso) ci forniscono un repertorio di musica da ballo originale. Esiste un repertorio “moderno” a coppie su ritmi di valzer , mazurca e polca ed uno “antico” in cerchio o di gruppo: Alessandrina, Monferrina, Giga a 2 o a 4, Giga di Bobbio, Piana. Il passo antico, che varia da valle a valle, ha contaminato con il suo molleggio o trillo le danze moderne che vengono abitualmente danzate con questa caratteristica soprattutto la Polca che viene anche definita “Polca antica” o a “saltini” unica nel suo genere. Le danze delle 4 province sono vive e vengono danzate dalla popolazione e dagli appassionati che frequentano normalmente le feste del territorio o le associazioni che le ripropongono e ne permettono la divulgazione e la conoscenza. Fa parte integrante della “BandaBrisca” il trio chiamato “Statale 45” che ripropone il repertorio di tradizione dell’Appennino e che si avvale dello staff della Banda per insegnare e divulgare quelle danze.
11 giugno 2015