La pattuglia mentre si portava sul posto incrociava l’auto dei fuggitivi, ma ancora non era a conoscenza che era quella dei ladri. Giunti al supermercato, i militari venivano a sapere anche la targa e modello dell’auto in fuga e la collegavano all’auto vista poco prima, che raggiungevano immediatamente in via Bensi, luogo di residenza dell’intestatario del veicolo. Giunti a casa del proprietario del mezzo, i militari fermavano la donna che era stata vista alla guida, la quale riferiva ai militari di avere accompagnato una persona al Galassia a comprare una bicicletta e che tale persona era già andata a casa sua che si trova poco distante. Giungeva a quel punto una seconda gazzella in ausilio e le pattuglie andavano a casa dell’uomo, Vincenzo Barbera, e sul pianerottolo di casa notavano subito la bicicletta tipo mountain bike da bambino che era stata rubata al Galassia.
Suonavano nell’abitazione dell’uomo, apriva la compagna e al momento dell’identificazione e alla contestazione del furto il 31enne inveiva e minacciava i militari, spintonandoli e cercando di colpirli con pugni e calci nel tentativo di scappare verso il bagno. Intanto le urla attiravano l’attenzione dei parenti residenti nel condominio i quali però, capito che erano giunti altri militari di rinforzo e rischiavano di essere a loro volta arrestati perché si frapponevano all’operazione di polizia, non impedivano che il Barbera venisse ammanettato e accompagnato sull’auto di servizio. L’uomo, nel tragitto per raggiungere la caserma, colpiva con calci e testate gli interni dell’abitacolo del mezzo, non creando danni. Anche in caserma continuava a minacciare tutti i militari presenti e, per tale motivo, veniva subito accompagnato in una cella. Intanto veniva sentito il direttore del supermercato che riferiva di avere visto il Barbera uscire dall’esercizio commerciale con una bicicletta tra le mani per caricarla poi sull’auto di cui aveva fornito la targa e che era condotta da una donna. Rincorreva il ladro fino all’auto facendogli notare che non aveva pagato la bici e il Barbera allora fingeva di rientrare nel supermercato per raggiungere il box informazioni dove riferiva di avere perso lo scontrino, uscendo dal supermercato subito dopo da un altro ingresso più lontano per non farsi notare, nonostante il direttore lo stesse nuovamente inseguendo. Per questi motivi, veniva arrestato per furto, minacce e resistenza a trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia e successivamente agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo previsto per la mattina del 26 maggio. La donna che lo aveva aiutato ad allontanarsi dal supermercato veniva invece denunciata per furto aggravato.
25 maggio 2015