Il ciclo primaverile di incontri si chiuderà con uno dei canti più suggestivi della Divina Commedia, il canto XXVI dell’Inferno, dove si parla della figura di Ulisse. Nella serata si svolgerà anche la narrazione della terza parte della vita di Dante.
Il canto ventiseiesimo dell’Inferno di Dante Alighieri si svolge nell’ottava bolgia dell’ottavo cerchio, dove sono puniti i consiglieri di frode; siamo nel mattino del 9 aprile 1300 (Sabato Santo), o secondo altri commentatori del 26 marzo 1300. Dante alla fine del canto comprende e ammira Ulisse che è sempre intento a voler conoscere di più; Però Dante ha paura di finire come esso perché sta cercando di arrivare a conoscere Dio in paradiso.
Esiste uno stretto parallelismo tra il viaggio di Ulisse, che con i suoi compagni si dirige sulla “picciola nave” verso la montagna del Purgatorio e il viaggio di Dante, che si sta recando proprio al Purgatorio. Ulisse è avvolto nelle fiamme insieme a Diomede, come Virgilio spiega a Dante, perché insieme avevano ordito l’inganno del Cavallo di Troia. Dante è desideroso di parlare con i due antichi eroi, e prega per cinque volte Virgilio, che gli promette di rivolgere alle due anime delle domande, purché Dante taccia. Virgilio si pone, quindi, da interprete tra Dante e le due figure epiche. La fiamma più grande si muove e dal fuoco cominciano a uscire delle parole. Qui inizia il racconto dell’ultimo viaggio di Ulisse.
10 maggio 2015