Brave, brave, bravissime Enza, Daniela, Federica, Silvia, Laura. E bravissimi anche Alessandro e Davide, che proprio il 24 maggio 2015, a cento anni esatti dall’inizio per l’Italia della Grande Guerra, hanno proposto ai Salesi una rievocazione di straordinaria suggestione di quelle tragiche vicende che hanno profondamente sconvolto la vita, oltre che delle grandi nazioni belligeranti, anche del nostro piccolo paese. Tanti, infatti, sono stati i Salesi chiamati alle armi in quei terribili tre anni e mezzo; e troppi, come testimoniano silenziosamente le lapidi all’ingresso del cimitero, quelli che non sono tornati. E con loro, genitori, mogli, sorelle, figli… tutta la popolazione, insomma.
Con la sapiente regia, la scena e le luci di Davide i nostri attori hanno dato vita a uno spettacolo che ha tenuto con il fiato sospeso per oltre un’ora i numerosissimi presenti. In uno scenario tutto bianco, rotto solo da una traccia di filo spinato, davanti al modello del nostro monumento ai Caduti, le cinque attrici vestite di bianco, solo l’attore in completo nero, hanno dato lettura di brani, di poesie, di lettere dal fronte… E poi musiche, la canzone del Piave e canti alpini con la avvincente voce solista di Federica, immagini proiettate sulla parete… Assai suggestivi i momenti dedicati alle medaglie d’argento al valore: al tenente Carlo Fracchia, al sottotenente Umberto Mejninger, al Cappellano militare tenente Don Amilcare Boccio. Commovente pure il ricordo di quel grande interprete della vita culturale salese che fu per molti anni il Cav. Carlo Suardi.
Dopo più di un’ora di tesa attenzione e di silenzio assoluto, alla fine il pubblico è esploso in applausi fragorosi e convinti, e ha più volte richiamato sulla scena i protagonisti, esprimendo così il pieno gradimento per la serata.
Un grazie vivissimo, dunque, a tutti i realizzatori dello spettacolo già sopra nominati, e in particolare al factotum Davide.
Associazione Impegno Culturale
26 maggio 2015