Lo hanno fatto con una lettera aperta inviata al sindaco Gianluca Bardone e a tutti gli amministratori comunali. “Come cittadini del Comune di Tortona – scrivono – ci preoccupiamo dell’impatto che il Terzo Valico avrà sul territorio locale e sui danni che apporterà in termini ambientali e di salute. Dal progetto risulta che il Comune di Tortona concederà o ha concesso una serie di cave: Castellotto 1 e cava Castellotto 2 (zona svincolo autostradale), cava Castel Bollo e cava Montemerla. Nonostante le recenti inondazioni, infatti, non pare definitivamente uscita di scena neppure la cava in località Montemerla, a due passi dal popoloso quartiere Oasi, dalle scuole e dai centri commerciali Iper ed Esselunga. Di recente scomparsa dal piano cave è invece quella di Castello Armellino (tra Tortona e Sale), destinata in origine al deposito di smarino del Terzo Valico e schiumogeni tossici, in mezzo a terreni agricoli su cui si coltivano prodotti destinati alla vendita e al consumo.”
Questa cava nello scorso mese di febbraio è stata posta sotto sequestro giudiziario perché è emersa la presenza diffusa di diverse tipologie di rifiuti.
“Quanto emerso relativamente alla cava Castello Armellino – aggiungono i No tav – ci fa ritenere necessario chiedere che i controlli effettuati per tale cava vengano estesi anche a tutte le altre cave, del Terzo Valico e non, con conseguente pubblicazione all’Albo Pretorio del Comune degli esiti di tali esami; Che vengano effettuati dall’Arpa controlli sulle falde in prossimità delle suddette cave (attendiamo gli esiti relativi a Castello Armellino, i cittadini hanno il diritto di sapere o questa può cadere nel dimenticatoio e per giunta nel silenzio dell’Amministrazione?) e il conseguente esito pubblicato all’Albo Pretorio.”
12 maggio 2015