I piccoli visitatori (4 e 5 anni) sono arrivati in fila per due, accompagnati dalle loro maestre Laura e “Fania”; per alcuni di loro si trattava della prima volta in un museo.
“L’obiettivo per noi – dicono gli addetti del museo Diocesano – era fare conoscere ai bambini cos’è un museo, quali tesori custodisce, come ci si comporta, cosa si può fare e cosa non si può fare. Sicuramente al museo si possono fare delle domande e si possono conoscere cose nuove ed i nostri piccoli visitatori hanno fatto tante domande, molte le loro curiosità, spesso disarmanti come solo dei bambini di quell’età sanno fare. Il percorso è iniziato nella sezione del museo dedicata ai beni librari e ai documenti d’archivio. In questa sala sono esposte antiche pergamene, volumi provenienti dalla Biblioteca del Seminario ed il Codex Purpureus Sarzanensis, vergato tra V e VI secolo, di cui sono conservati 72 fogli che i bambini si sono dilettati a sfogliare virtualmente sul touchscreen. Lo sconosciuto (il documento antico) ed il conosciuto per loro (il multimediale) uniti per la loro scoperta del nostro passato.”
La visita è poi continuata all’interno della sala del Loreto, dove sono esposti gli arredi liturgici ed alcuni paramenti provenienti dall’ex Basilica di Santa Maria di Loreto, oggi luogo di culto della chiesa ortodossa romena con l’intitolazione a San Teodoro lo Studita.
In questa sala i bambini hanno fatto una piccola caccia al tesoro, cercando alcuni dettagli nelle opere esposte. Il percorso è continuato nei piani superiori ed è terminato con un laboratorio d’arte. In aula didattica i bambini hanno potuto decorare i capilettera utilizzando le terre naturali diluite col rosso d’uovo, come si usava fare negli antichi scriptoria.
26 maggio 2015