I Carabinieri di Alessandria sono riusciti, in maniera molto rapida, a dare un nome a colui che in queste notti ha dato fuoco a diverse auto nella zona del ponte Tiziano e lungo Tanaro, denunciandolo per incendio doloso e danneggiamento, quest’ultimo reato commesso il 22 aprile.
Il responsabile è un 31enne, con precedenti di polizia anche specifici, residente nella zona dove si sono sviluppati gli incendi. Nella notte del 4 maggio poco dopo mezzanotte una gazzella del Radiomobile veniva inviata in via Galileo Ferraris dove era stato segnalato l’incendio di un’autovettura e sul posto erano già presenti i Vigili del Fuoco che lavoravano per spegnere le fiamme che avvolgevano una Renaul Clio e una Ford Focus.
Subito dopo un’altra gazzella veniva inviata in Lungo Tanaro San Martino perché anche in quella via avevano preso fuoco un furgone Iveco Daily e una Lancia Ypsilon e anche qui stavano intervenendo i Vigili del Fuoco. Notata la coincidenza temporale degli avvenimenti e la vicinanza delle vie in cui si sviluppavano gli incendi, i militari si attivavano per le prime indagini sulle cause, venendo a sapere dell’origine dolosa dei roghi. Alle 2.30 circa successive le pattuglie venivano di nuovo dirottate in zona, e precisamente in via Caselli e via Righi, dove erano state incendiate una Opel Zafira e una Ford Focus e anche questi apparivano di natura dolosa. Ciò che faceva pensare all’origine dolosa era anche che i fatti erano avvenuti in un arco temporale molto ristretto, in una zona circoscritta in poche vie e commessi verso auto anche abbastanza nuove che rendevano difficile sostenere la tesi del corto circuito.
Alcuni di questi mezzi incendiati venivano sequestrati dai militari, altri venivano lasciati nella disponibilità dei proprietari. A quel punto iniziavano dei nuovi accertamenti che partivano nell’identificare i presenti tra i quali un giovane di 31 anni residente in zona che veniva trovato sul posto a osservare tutto quello che capitava, il quale alla vista dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco insinuava che tali incendi potevano essere stati causato da un cittadino albanese che era stato l’inquilino di un appartamento della zona di proprietà della madre della sua convivente e che era stato sfrattato per morosità, il quale doveva ancora pagare loro gli affitti degli ultimi quattro mesi per un ammontare di 1700 euro.
La cosa apparsa subito strana è stata che a così tarda ora il 31enne ha estratto dalla tasca il contratto d’affitto stipulato tra l’albanese e la madre della sua convivente, quasi avesse preordinato di avanzare tali insinuazioni ai militari. Le pattuglie terminavano l’intervento dopo lo spegnimento degli ultimi mezzi incendiati, ma questa mattina c’è stata la svolta nella vicenda. Ricostruito quanto accaduto nella notte e verificato che in effetti la posizione del 31enne appariva strana, veniva effettuata una rapida verifica che permetteva di appurare che l’uomo aveva precedenti penali di vario genere, ma uno in particolare attirava l’attenzione ovvero un precedente per danneggiamento seguito da incendio poiché nell’estate del 2014 era stato individuato quale il responsabile dell’incendio di alcuni cassonetti avvenuto, di notte, in un comune della provincia di Torino.
Con questo elemento nuovo, si concentravano le indagini sull’uomo che poco dopo veniva prelevato dalla sua abitazione dai militari della Stazione Alessandria Principale e portato in caserma dove, di fronte all’evidenza e alla presenza dell’avvocato, confessava di essere l’autore degli incendi della notte riferendo di avere agito dopo avere abusato di alcoolici e di avere incendiato i mezzi utilizzando un accendino di cui si era poi disfatto. Riferiva di non avere agito con premeditazione, ma appare verosimile che la sua intenzione fosse quella di incolpare l’albanese già inquilino della mamma della sua fidanzata perché quest’ultimo doveva loro ancora la cifra di 1700 euro. Inoltre, l’uomo aveva riferito di avere utilizzato un accendino, ma non è fumatore quindi è plausibile che avesse già ideato il suo raid notturno per poi accusare un innocente.
L’uomo veniva anche indagato per l’incendio di un furgone Nissan e di una Renault Clio avvenuto la sera del 02 maggio con identico modus operandi e in Spalto Borgoglio, ovvero a poche decine di metri dal luogo degli eventi di questa notte. Inoltre, i militari ricordavano un altro avvenimento capitato in quella zona la sera del 22 aprile, quando un giovane aveva parcheggiato la sua moto in via Donatello per andare a trovare la sua fidanzata. Uscito alle 23.30 circa, trovava la moto coricata per terra e ovviamente danneggiata. Subito dopo risaliva in casa della fidanzata per posare uno zaino e quando scendeva nuovamente per strada vedeva un ragazzo sui 30 anni, che non conosceva, il quale aveva appena buttato nuovamente a terra la sua moto. Inseguiva l’autore del danneggiamento per qualche decina di metri, perdendolo poi di vista nelle vie limitrofe. Dalla descrizione data dalla vittima, l’autore del gesto assomigliava molto al 31enne fermato oggi e, infatti, nel corso dell’interrogatorio il 31enne confessava anche il danneggiamento della moto.
Visti gli elementi raccolti nei confronti del 31enne, veniva così denunciato all’Autorità Giudiziaria per incendio doloso e danneggiame