Dato il budget stanziato dall’Amministrazione Comunale per il sostentamento dell’azienda presentato dall’assessore Giorgio Abonante in precedenza, già stimato come insufficiente dalle Organizzazioni Sindacali nel 2013 e mai aumentato, ad oggi risulterebbero 9 dipendenti in esubero.
Le OO.SS. dichiarano congiuntamente: “L’Amministrazione Comunale non ha presentato alcuna soluzione per il ricollocamento di questi lavoratori, se non in termini ipotetici di “se”, “ma” e “vedremo”, legati all’avvio di fantomatici progetti dai contorni indefiniti, mostrando ancora una volta lo stesso atteggiamento inerte e superficiale che sta portando non al risanamento dei conti dell’Ente senza lasciando indietro nessuno, come più volte ancora recentemente sbandierato dal Sindaco Rita Rossa, ma al surreale risanamento fatto licenziando 9 persone.
Riteniamo che l’Amministrazione Comunale alessandrina non abbia e non stia affrontando i problemi, ma li stia complicando procrastinandoli fino ai limiti dell’irrisolvibilità.
Come sempre a pagare questa situazione sono i lavoratori che hanno la sola responsabilità di essersi sacrificati per far funzionare al meglio delle loro possibilità i servizi erogati dell’Azienda, confidando che la volontà dell’amministrazione fosse il mantenimento dei posti di lavoro e dei servizi ai cittadini, come per altro sottoscritto nell’accordo sindacale dal sindaco Rita Rossa lo scorso luglio e più volte anche pubblicamente ribadito dall’assessore Oneto.
Nonostante l’assessore Oneto avesse promesso che a servizi partiti (biblioteca, musei, Bianconiglio) sarebbero stati corrisposti adeguati stanziamenti, a distanza di nove mesi ciò non è avvenuto”.
Alla luce dei fatti riportati, sindacati ed RSA proclamano da oggi lo stato di agitazione.
Cgil-Cis e Uil
11 maggio 2015