Da anni i comitati No TAV, contrari alla faraonica opera del Terzo Valico, ne denunciano l’inutilità (le linee ferroviarie esistenti sono sottoutilizzate) ed i danni gravissimi che ne derivano per l’ambiente e per la salute dei cittadini, il tutto con lo sperpero di soldi pubblici, per una cifra stimata inizialmente intorno ai 6,2 miliardi di euro (ovvero un costo di circa 115 milioni di euro al km per una tratta di circa 53 km.) destinata inevitabilmente a salire. Soldi sottratti a scuola, sanità, pensioni, welfare, lavoro. Soldi sottratti alla manutenzione del territorio (problema particolarmente sentito in zone più volte alluvionate e a forte rischio di dissesto idrogeologico).
Come cittadini del Comune di Tortona, ci preoccupiamo dell’impatto che tale opera avrà sul territorio locale e sui danni che apporterà in termini ambientali e di salute.
Anche molte delle ditte che hanno finora ottenuto gli appalti per l’Opera, hanno spesso legami con i clan della ‘Ndrangheta attivi in città, o già condannate per reati di varia natura: a Tortona nella maggiore cava per dimensioni, la Montemerla, ha operato la ditta Ruberto, già sottoposta a interdittiva antimafia;
Pertanto, per trasparenza, chiediamo che, sempre all’Albo Pretorio, vengano pubblicati i nomi delle ditte che hanno attualmente o avranno in futuro, in appalto e subappalto i lavori relativi al Terzo Valico, come i lavori che si stanno già svolgendo a Rivalta per ampliamento cavalcaferrovia.
Considerato inoltre che:
- migliaia di camion (in aggiunta a quelli già in transito da e verso le aree logistiche di Tortona) trasporterebbero tali materiali inquinanti, incluso amianto (dalle fibre volatili, di facile dispersione nell’aria, nell’acqua e nel suolo), sulle strade di Tortona e dintorni, strade già oggi congestionate dal traffico di mezzi pesanti;
- la nostra città si trova già in una zona tra le più inquinate d’Italia ed ad alta mortalità per tumore;
- i cittadini tortonesi sono preoccupati per la propria salute, come dimostrano le oltre 1800 firme raccolte dal nostro comitato con la petizione popolare in cui si chiede al comune di Tortona di non concedere cave e strade del tortonese per i traffici dei camion e per i depositi degli scavi del terzo valico (petizione depositata in comune più di un anno fa e mai presa in considerazione né dalla precedente né dall’attuale Amministrazione Comunale)
Preso atto che nella nostra zona i traffici di rifiuti tossici ed il loro deposito sono una prassi diffusa da decenni, preso atto dello stato di alcune zone -come dimostra la pericolosa vicenda di Castello Armellino.
Preso atto che il deposito di smarino sarebbe un’ulteriore elemento di rischio per la salute delle nostre falde, nonché dell’aria.
Chiediamo ancora una volta di non concedere il territorio tortonese per tale scempio.
Chiediamo urgentemente un’indagine approfondita sullo stato delle falde in tutto il territorio del tortonese nonché sulla potabilità dell’acqua (con indagine ed esame sia alla fonte che al rubinetto).
Chiediamo un consiglio comunale aperto, con modalità di reale partecipazione dei cittadini tortonesi, sull’argomento Terzo Valico, cave e falde a rischio da effettuarsi al più presto).
Fatto salvo che non solo noi, ma la città di Tortona tutta si attende risposte rapide e chiare da parte dell’Amministrazione in merito ai rischi per la salute e per l’ambiente, è altrettanto chiaro che la nostra lotta continuerà indipendentemente dalle risposte date (siamo contrari all’opera in toto e non semplicemente preoccupati per la concessione di una cava piuttosto che un’altra..) ma siamo ovviamente sempre pronti al confronto, ancor più se questo avvenisse in un consiglio comunale ove tutta la cittadinanza possa assistere e partecipare attivamente al dibattito.
Comitati No-Tav – Tortona
24 maggio 2015