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A Tortona ogni due giorni viene accalappiato un cane. Uno su 3 però non è randagio

accalappiacani cane - QSono eccessivamente indisciplinati i padroni dei cani, oppure troppo solerti gli accalappiacani?

La domanda viene spontanea nel leggere le statistiche dei cani randagi catturati dagli operatori del   canile di Tortona ed illustrati durante un incontro che si è svolto presso il municipio

Nel corso della riunione è stato illustrato il bilancio dell’attività dell’ultimo triennio, che ha visto la cattura di 509 cani, di cui 306 (pari al 60%) restituiti e 159 (pari al 31%) affidati, mentre i restanti 44 sono rimasti al canile. Mediamente il canile di Tortona ospita un’ottantina di animali di cui 20 provenienti da sequestri penali ed amministrativi.

Numerosi proprietari si sono lamentati per i costi eccessivi (100 euro più iva) che sono costretti a pagare per riprendersi il cane catturato dagli operatori canini, ma su questo problema interviene l’assessore Davide Fara: “L’impegno che fin da subito mi sento di assumere – dichiara – è quello di ridurre sensibilmente i costi di cattura dei cani stabilendo tariffe che tengano conto di parametri più oggettivi rispetto agli attuali, ad esempio stabilendo un costo per la cattura in orario di apertura della struttura e un costo in orario di chiusura o comunque a seconda che si renda necessario un intervento in orario notturno o in un giorno festivo”.

Alla riunione dalla quale sono emersi dati e considerazioni era stata organizzata in vista della scadenza del servizio di cattura e ricovero animali d’affezione fissata al 30 giugno prossimo, e alla contestuale scadenza della convenzione per la gestione associata del canile comunale.

L’Amministrazione Comunale di Tortona, ha quindi ritenuto opportuno convocare i sindaci dei 30 Comuni attualmente aderenti, per conoscere il grado di soddisfacimento del servizio reso e acquisire eventuali suggerimenti e richieste in vista della predisposizione dei nuovi atti di gara.

Proprio in previsione della stesura di un nuovo capitolato si rende infatti necessario conoscere il numero di Comuni del circondario che intendano proseguire nella gestione associata del canile e verificare l’eventuale interessamento di altri Comuni del territorio ad entrarne a far parte.

Per quanto riguarda gli oneri finanziari a carico dei singoli Enti, è stato preventivato un costo analogo all’attuale per quanto concerne la quota fissa per gli oneri di sicurezza, mentre per i costi di gestione occorrerà conoscere gli esiti della procedura di gara, che determineranno l’importo giornaliero dovuto per il ricovero del singolo animale.

7 maggio 2015

 

 

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