Dagli accertamenti risultava che l’auto, già immatricolata in Italia, era stata radiata dalla circolazione e reimmatricolata in Bulgaria a nome di altra persona, ma la stessa auto era sempre rimasta in Italia in uso esclusivo all’odierna denunciata.
La donna mostrava quindi i documenti della macchina che sembravano in regola perché la revisione risultava in scadenza a gennaio 2016 ma, da un accertamento più approfondito, si appurava che l’ultimo tagliando e la card di revisione erano palesemente falsificati sui caratteri di microscrittura e ologramma.
Il tagliando e la card revisionale sono stati posti sotto sequestro e per la donna è stata elevata una pesante sanzione amministrativa per mancanza di revisione, peraltro pagata in contanti come prevede la legge in questi casi. Inoltre è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per falsità materiale commessa da privato in certificati e autorizzazioni amministrative. Il veicolo veniva sospeso dalla circolazione fino all’effettuazione della revisione che dovrà essere effettuata presso le competenti autorità bulgare.
1 maggio 2015