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Un circo con animali ad Acqui Terme e Novi Ligure, la Lav protesta


Acqui Terme e Novi Ligure ospitano ancora una volta un circo con animali, nonostante siano trascorsi pochi mesi dallo storico maxi-sequestro di tutti gli animali detenuti da un circo in Sardegna.
La LAV durante i mesi di marzo e aprile 2015, ha diffuso una campagna di sensibilizzazione e una petizione popolare per un circo senza animali. Ogni anno lo stato finanzia con più di 3 milioni euro lo spettacolo con animali contribuendo alla loro sofferenza, la vita degli animali nei circhi è incompatibile con le loro caratteristiche
etologiche, al contrario è apprezzabile e fonte di divertimento condivisibile da tutti la visione dell’espressione delle abilità umane negli spettacoli del circo, attività volontaria e non coatta. La detenzione, l’addestramento e l’esibizione in spettacoli comporta
sofferenze e maltrattamento agli animali.
La LAV ricorda con soddisfazione il maxi sequestro di tutti gli animali detenuti dal circo Martin, avvenuto nel mese di settembre 2014 in Sardegna grazie alla collaborazione dell’associazione stessa con il Corpo Forestale dello Stato e con la Born Free Foundation. Tuttavia rileva con rammarico che, nonostante i sequestri nei circhi per le
pessime condizioni di detenzione degli animali siano in aumento, alcuni comuni continuano ostinatamente a scegliere i circhi con animali.
La LAV Alessandria sollecita l’ASL e tutti gli organi competenti ad effettuare i controlli necessari affinché si rilevino eventuali irregolarità e maltrattamenti nelle modalità di detenzione degli animali dei circhi ad Acqui Terme e a Novi Ligure .Gli animali hanno
diritti e dignità che nessuno dovrebbe calpestare, tantomeno per ragioni ludiche o commerciali. Il circo con animali è fuori dal tempo,  e non incontra più la sensibilità della maggioranza delle persone. Per questo sono sempre di più gli stati nel mondo che hanno deciso di dire basta all’uso di animali nei circhi.
Si sottolinea come i circhi non rappresentino solo un’inaccettabile ingiustizia a danno di individui innocenti e un triste esempio di  assistenzialismo statale (sono infatti milioni i fondi pubblici annualmente versati nelle loro casse), ma anche un pericoloso insegnamento per i bambini, che – come confermato da un documento
sottoscritto da oltre seicento psicologi lombardi – in questo modo imparano a divertirsi di fronte a scene che prevedono l’umiliazione e la derisione altrui, e questo può inoltre generare nei giovanissimi un senso di sfiducia nei confronti degli adulti.
L’obiettivo della LAV non è quello di abolire l’attività circense, che fin dall’antichità affascina e diverte persone di ogni età, ma sostenere un circo moderno e sano, fondato sul rispetto per gli individui, e che rappresenti quindi una mera manifestazione delle
capacità e abilità che l’essere umano mette volontariamente in gioco.
La LAV invita infine tutti i commercianti a non esporre le locandine del circo abusivamente (prive di autorizzazione): affiggendole, rischiano di incorrere in pesanti sanzioni, sulle quali la Polizia Municipale ha l’obbligo di intervenire perché chiunque promuova un’attività commerciale è tenuto a pagare gli spazi pubblicitari.
Si ricorda inoltre che è possibile firmare la petizione popolare per un circo senza animali sul sito www.lav.it/liberi-di-essere-animali oppure chiedere informazioni alla sede di Alessandria all’indirizzo mail lav.alessandria@lav.it.

LAV Lega Anti Vivisezione Provincia di Alessandria


20 aprile 2015

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