Purtroppo la Pernigotti ha confermato la chiusura e il trasferimento del magazzino presso il nuovo operatore logistico nel sito di Parma.
La scelta, ci hanno spiegato, è stata fatta per ragioni di competitività ed ottimizzazione del servizio.
Infatti il nuovo operatore, oltre a garantire le lavorazioni di stoccaggio, garantirà anche il trasporto in tutto il centro nord dell’Italia.
Abbiamo fatto presente che questa scelta certamente fa perdere il posto di lavoro a 50 persone tra fissi e stagionali.
Ci hanno risposto che pur consapevoli, questo è il prezzo da pagare per garantire lo sviluppo dello stabilimento di Novi. E su questo sono stati irremovibili.
Non sappiamo ancora oggi in concreto quando cesseranno le attività. Attendiamo che si svolga l’incontro tra Pernigotti e DHL per capire i tempi e i modi della dismissione del magazzino.
L’unica apertura che abbiamo ottenuto su nostra richiesta è stata quella di far si che la Pernigotti si faccia garante con il nuovo operatore logistico per assorbire le lavoratrici ed i lavoratori che saranno disponibili a trasferirsi eventualmente a Parma.
Questo è il primo prezzo che il territorio novese paga in termini di occupazione per mano della nuova proprietà della Pernigotti.
Speriamo che sia anche l’unico e che la chiusura del magazzino non influisca negativamente sull’intera attività del sito di Novi Ligure.
Venerdì 17 si svolgerà l’assemblea dei lavoratori dove sarà illustrato l’esito dell’incontro e le iniziative da intraprendere.
Chiediamo al sindaco di Novi, alle forze politiche locali tutte di non lasciare soli e al loro brutto destino i lavoratori del magazzino Pernigotti e di attivarsi per far si che vengano ricollocate.
Raffaele Benedetto – Segretario Generale FILT CGIL Alessandria