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Mille schede invece di 30, ecco come il Cisa di Tortona spreca tempo e denaro pubblico


Ridurre la burocrazia? A Tortona è un miraggio, anzi, si va cercare ogni cavillo per aumentarla, sprecando tempo, ma soprattutto denaro pubblico, tanto a pagare sono sempre i cittadini. E la notizia che andiamo a raccontare ha dell’incredibile.

L’ultima novità di come (non) si deve amministrare un ente pubblico arriva dal Cisa, il Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale che nella giornata di giovedì 9 aprile sarà chiamato ad eleggere il nuovo segretario già verbalmente designato nella persona di Simona Ronchi, da parte del Comune di Tortona, socio di maggioranza.

Ora arriva la notizia che i circa 30 sindaci presenti, invece di votare nominalmente come si è sempre fatto, ognuno in rappresentanza delle proprie quote, con una trentina di schede, “liquidando” in pochi minuti quella che dovrebbe essere una semplice formalità, dovranno votare quota per quota, quindi verranno predisposte mille schede, che dovranno essere preventivamente firmate dal presidente di seggio e poi scrutinate una per una.

Naturalmente ogni sindaco dovrà scrivere su ognuna il nome del segretario che vuole eleggere: così l’assessore Silvestri dovrà scrivere 450 volte il nome “Ronchi” e altrettanto dovranno far gli altri 30 sindaci presenti, ognuno per le quote che rappresenta.

Un’operazione che avrà una durata di alcune ore, presumibilmente con straordinari pagati per quei dipendenti del Cisa che dovranno assistere o partecipare alle operazioni, oltre ad una grande perdita di tempo per gli amministratori pubblici presenti.

La conferma di questa astrusità arriva dal presidente del Consiglio di Amministrazione dello stesso Cisa, Sandro Basiglio.

Sandro Basiglio

“Sembra assurdo – dice – ma è vero – il presidente dell’assemblea, cioè il sindaco di Sale, Andrea Pistone, mi ha comunicato in via informale che domani la votazione per il segretario si farà in questo modo. Non ho parole. Mi auguro che cambino veramente idea perché se così fosse sarebbe assurdo, un inutile spreco. Purtroppo noi come consiglio di amministrazione non possiamo fare nulla perché si tratta di una decisione di competenza dell’assemblea.”

Basiglio inizialmente pensava fosse uno scherzo ma quando si è reso conto che si faceva sul serio è rimasto basito.

Il motivo di questa scelta, non è chiaro, ma è come se all’assemblea dei soci di una qualsiasi società, invece che votare in rappresentanza della propria quota di partecipazione si stampassero milioni di bigliettini come le quote che uno rappresenta e si dovessero scrivere milioni di nomi o tracciare milioni di X.

Solo nel Tortonese succedono certe cose e a questo punto c’è da chiedersi se non via sia qualche motivo oscuro dietro tutta questa manovra che non trova alcuna spiegazione logica.

8 aprile 2015    

L’assemblea dei sindaci del Cisa

 

 

 

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