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Ma non è che Tortona ha rifiutato le opere della Pinacoteca di Brera perché palazzo Guidobono non è completamente a norma?

Egregia redazione,

ho letto l’articolo su oggi cronaca “Il comune di Tortona ha detto no all’arrivo di molti turisti in città che avrebbero aiutato l’economia”, a differenza del Direttore non mi sono stupito della decisione del Comune di rifiutare l’offerta, pensate un po’ a un disoccupato che gli offrono 10.000 euro al mese, fare l’autista, guidare una macchina, pero la medesima non ha assicurazione, non ha fatto la revisione e il disoccupato non ha la patente, secondo voi egli può accettare una offerta simile e rischiare le eventuali conseguenze di un incidente?
Esporre le opere inedite dell’Accademia di Brera sarebbe stato certamente per la Città di Tortona e per la sua economia ora mai al declino, una risorsa consistente, si può ipotizzare tranquillamente un afflusso di visitatori di circa 20.000 al mese, per essere cauti, con Turisti propensi allo spendere, sia nei negozi, nei ristoranti e anche a fermarsi a dormire, per continuare la visita alla casa di Coppi e a quella di Pelizza da Volpedo e a tanto altro.
Non sarebbero mancate certo alla dottoressa Marisa Iotti le capacità tecniche per allestire la mostra espositiva delle opere; pero dove farla? Il palazzo Guidobono?  da che se ne parla non si è certi che  l’edificio sia completamente in regola per quanto riguarda la sicurezza e la tutela e conservazione delle opere di valore storico e artistico, a norma delle varie disposizioni contenute nel Decreto Ministeriale 20 maggio 1992, n. 569, (Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre).

Certamente se l’edifico non fosse completamente in regola con queste norme sopra menzione e di qualcuna altra che ho dimenticato, qualsiasi attività svolta sarebbe un rischio per l’Assessore e la Giunta Comunale che dessero vita a qualsiasi attività museale all’interno dell’edificio. In particolare sanzioni penali previste dagli artt. 437 e 451, Codice penale, che non prendono direttamente in considerazione l’evento di danno, ovvero l’evento infortunistico, bensì la repressione di un comportamento che determina situazioni di pericolo caratterizzate dalla potenziale diffusibilità del danno. Le norme mirano a reprimere le situazioni di pericolo a prescindere dal verificarsi di un danno, poiché l’interesse costituente oggetto della tutela non è l’integrità fisica e la personalità morale del prestatore di lavoro, bensì la garanzia della pubblica incolumità.
E’ facile comprendere inoltre che l’eventuale atto di prestito fra la Pinacoteca di Brera e e il Comune di Tortona dovrà prevedere da parte dell’Amministrazione garanzie sulla tutela e la conservazione delle opere, in particolare da furti e danneggiamenti da parte di vandali, incendio, allagamenti e quant’altro.
Il comune potrebbe fare una polizza assicurativa ma sicuramente se il locale non fosse a norma  difficilmente l’assicurazione pagherebbe alcun centesimo.
Quindi è facile comprendere che nessuno vorrà rischiare i propri beni e la propria libertà per un evento anche se eccezionale e irripetibile come questo.
Comunque la responsabilità di questa situazione non può essere caricata a questa amministrazione che ha ereditato un problema che non è stato preso inconsiderazione dalle precedenti.
Per essere costruttivi e dare un consiglio agli amministratori, convocherei rapidamente il dirigente ai lavori pubblici e quello alla cultura per un summit e farmi relazionare sugli interventi da eseguirsi per la messa a norma del Museo Civico, il costo e la tempistica, vedere di poterli attuare in breve e di essere pronti, se non per il 1 maggio data di apertura dell’expo almeno 3 mesi prima della chiusura.
Penso che la spesa possa essere contenuta in 100.000 euro, e visto che il comune ha difficoltà di bilancio, potrebbe lanciare “un prestito d’onore”, farsi anticipare tale somma dai soggetti interessati all’evento, commercianti, albergatori, ristoratori e forse in cassa hanno un po’ di fondi, da poter essere utilizzati, concessi dalla Fondazione CRT per Palazzo Guidobono per l’allestimento del opere di Peppino Sarina.
Il Museo dovrà restare aperto tutti i giorni della settimana, un biglietto di ingresso di circa 10 euro per i turisti che arrivano per l’expo da tutto il mondo, e di 1 o 2 euro per i residenti nella provincia di Alessandria. Un buon incasso per le casse comunali e per il commercio tortonese.
Per l’apertura del Museo, per ridurre i costi, integrare il personale dell’Amministrazione con i volontari delle associazioni, come positivamente già avviene sovente.
Adesso è il momento che gli amministratori comunali lascino un segno della loro presenza e ricordando un aforismo di Julius Evola “Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai”, agiscano.
Eza Pound in suo aforismo ha scritto “Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui.”

Giuseppe Calore


1 aprile 2015

La Pinacoteca di Brera

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