Prima allievo, poi amico, infine ammiratore e difensore della sua opera e della sua memoria. Non altro. Mi chiamo Mario Paluan e fra un po’ lascerò l’Italia in via definitiva. Matilde Izzia è stata una grande artista, figlia verace del suo Monferrato che tanto amava. Le sue opere si contano a centinaia e chi ha avuto la fortuna di vederne diverse durante un anno di tempo a Santa Croce, riporta un giudizio unanime: emozionanti e strepitose. Ma Matilde, deceduta nel 2005, non è conosciuta al grande pubblico. Una stranezza comune a certi grandi artisti. Anche se il più famoso collezionista d’Europa, anch’egli deceduto, Oscar Ghez si dichiarava entusiasta per la sua arte e conservava alcune sue opere. E così la compianta Noemi Gabrielli ex sovrintendente alle Belle Arti del Piemonte, che l’aveva voluta come sua assistente per una mostra a palazzo Chiablese. Forse perché Matilde aveva il difetto di essere sincera, chi l’ha conosciuta (una miriade di persone in Monferrato) sa di cosa parlo. Sulla vicenda che ha portato le opere di Izzia nella prestigiosa cornice di Santa Croce è stato scritto anche un libro: I TESORI DELLA VALLE DI TUFO edito da Lorenzo Fornaca – Asti, che ha ricevuto lusinghiere critiche e consensi. Il libro nella parte finale parla anche dell’attività culturale e di ricerca condotte da Gianfranco Cuttica di Revigliasco, allora direttore del museo vasariano. Nel volume si fa specifico riferimento con abbondanza di particolari al museo e al complesso di Santa Croce, con una bella foto in copertina, offrendo una promozione diretta allo splendido sito d’arte e di fede di Bosco Marengo. Un iter avventuroso: non è stato semplice trasportare nelle sue sale 44 dipinti, una statua di argilla realizzata da Matilde, allieva di Guido Capra, a sua volta allievo del grande scultore casalese Leonardo Bistolfi, oltre a disegni e acquerelli. Una splendida e generosa ospitalità concessa dall’allora sindaco Lamborizio e da Cuttica di Revigliasco. All’inaugurazione dell’esposizione permanente di un anno fa c’erano sindaci, assessori alla cultura, eurodeputati, giornalisti e personalità di spicco del Piemonte. Un successo di pubblico e di critica non comune, a detta di molti. C’erano tutte le premesse affinché le opere esposte in una sala appositamente dedicata del museo comtinuassero ad essere ammirate. Ci faceva bene pensare di offrire all’ammirazione di intenditori e non, quelle opere. Così non è stato.
La nuova amministrazione di Bosco Marengo ha preferito sfrattare le opere adducendo che i locali sarebbero serviti ad altri scopi. (Ma non si potevano semplicemente spostarle? O avvisarci in modo, diciamo così più rispettoso della memoria dell’artista, se non altro.) Insieme alle opere è stato sfrattato (è il termine più appropriato) il direttore Cuttica di Revigliasco. Cosa dobbiamo pensare? Insieme ad altre persone avevamo volentieri prestato le opere di Izzia al museo che aveva inaugurato nell’occasione una sezione di Arte contemporanea. Una mostra permanente delle opera di Izzia che si sarebbe arricchita con altre opere nel tempo. Generando altri interessi e visite. Sappiamo per certo che gruppi di persone che avevano chiesto di visitare la mostra non hanno potuto farlo. I ciceroni non hanno dato spiegazioni sufficienti, a quanto pare. Solo voci? No, anche la sostanza dunque, un ostracismo incomprensibile e infine offensivo per la memoria di una figlia della vostra terra (Matilde era nata a Casale) . Chi volesse prendersi la briga di visitare oggi Santa Croce per visitare la mostra permanente di Izzia è pregato di non andarci. (ovviamente lo può fare per altri motivi, perché il luogo è stupendo) Le sale infatti sono vuote: ci faranno altre attività che erano state progettate proprio dal direttore sfrattato Gianfranco Cuttica di Revigliasco. Ad oggi non è stata data alcuna spiegazione plausibile ed esauriente sulla doppia defenestrazione. Chissà, magari domani arriverà, inutile comunque a colmare l’amarezza per un’operazione culturale di assoluto rilievo inspiegabilmente abortita.
Mario Paluan
15 aprile 2015
*https://www.youtube.com/watch?v=eFs6w6Lz_iw*
https://mariopaluan.wordpress.com/tag/santa-croce/
http://www.urgentevoke.com/photo/matilde-izzia-42
http://www.skylinetv.it/alessandria/28728/matilde-izzia-e-i-tesori-della-valle-di-tufo-inaugurano-larte-contemporanea-a-santa-croce.html
http://acquinews.alessandrianews.it/provincia/santa-croce-diventa-anche-contemporanea-60083.html