C’è molta attesa per questo importante evento, che si terrà martedì 28 aprile alle ore 19 ad Acqui Terme presso la Sala Belle Epoque del Grand Hotel Nuove Terme, Piazza Italia 1. L’Autore verrà introdotto dal Responsabile Esecutivo del Premio Acqui Storia Carlo Sburlati e dal Presidente Rotary Bruno Lulani.
Il vocione profondo, gli occhi azzurri brillanti come se avessero, dentro, una luce propria, le mani che roteavano nell’aria, quasi a catturare l’attenzione dei presenti: sono trascorsi tanti anni dalla sua scomparsa, ma Indro Montanelli è vivo nei ricordi e nei pensieri di Giancarlo Mazzuca.
«Sono il peggiore dei direttori, eccettuati tutti gli altri» diceva di se stesso, o anche «Sono un direttore di bandiera: la mattina mi issano sul pennone e sventolo», ma per chi lo ha avuto direttore al Giornale prima, e alla Voce poi, è stato davvero unico. Quasi un padre spirituale, sebbene non avesse mai voluto avere figli, perché diceva con quell’aria che era solo sua, tra il cinico e lo scherzoso, «non sai mai chi ti metti in casa».
Giorno dopo giorno, fin quando sulla Voce calò il silenzio, proprio vent’anni fa, Indro ci ha ammaliato con i racconti, a volte anche romanzati, della sua vita di grande inviato, di testimone di un’epoca che è già ieri, ma che resta oggi grazie ai suoi scritti. I protagonisti del Novecento, affrescati da lui, ci venivano incontro, di nuovo vivi e pulsanti, grandiosi o miseri nella svelata umanità.
Giancarlo Mazzuca ha voluto, così, raccogliere quegli aneddoti che Montanelli regalava in redazione, forse per combattere la banalità della cronaca quotidiana quando diventa routine. È il suo tardivo omaggio a un uomo indimenticabile.
Al termine della presentazione, che si terrà martedì 28 aprile alle ore 19 ad Acqui Terme presso il Grand Hotel Nuove Terme, Carlo Sburlati Responsabile Esecutivo dell’Acqui Storia aprirà un dibattito fra l’Autore, il pubblico ed i giornalisti presenti.
27 aprile 2015