Il 2 aprile si è celebrata la Giornata Mondiale sull’Autismo. I mass-midia ne hanno parlato perché il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale bambini e giovani con le loro famiglie affetti da tale sindrome.
Nel mondo alcune metropoli si sono illuminate di blu per ricordare l’evento.
Autismo: una disabilità “strana” e per certi versi “sconosciuta”.
Autistici: soggetti definiti “cervelli rotti”. Un sostantivo ed un aggettivo che raccontano meglio di tante parole il dolore e l’ignoranza che accompagnano questa disabilità. Per via di una diversa organizzazione cerebrale, gli autistici hanno un modo di pensare specifico. Per questo bisogna valorizzare le loro caratteristiche e aiutarli a trovare il proprio posto nella società. L’autismo non è una malattia infantile; è una disabilità che dura tutta la vita e quando l’individuo diventa adulto finisce “ in una terra di nessuno”. La nuova sfida della ricerca (e della società) è dare a queste persone una vita migliore.
Nella nostra zona a Paderna opera l’Associazione “ Exago – la voce per l’autismo” composto da famiglie, educatori e volontari che realizzano laboratori, attività espressive, interventi psico-educativi, momenti formativi per familiari ed operatori ed attività sociali con giovani affetti da autismo.
Da qualche tempo si parla anche di varare in Parlamento una normativa speciale che si occupi delle varie problematiche che riguardano detta disabilità; in attesa che ai buoni propositi seguano i fatti, numerosi sono i testi, articoli ed iniziative che riportano testimonianze atte a facilitare una diagnosi precoce e , conseguentemente, progetti di intervento credibili e normali.
Tra tutte le testimonianze sono stato particolarmente colpito da un libro scritto da un padre giornalista con un figlio adolescente autistico così intitolato “UNA NOTTE HO SOGNATO CHE PARLAVI”.
Sportello Ascolto Disabilità -Gino Gazzo – Disability Manager
Socio Volontario Agape Cooperativa Sociale ONLUS
12 aprile 2015