palazzo guidobono - INell’ambito della Mostra I tortonesi e la grande guerra allestita a  Palazzo Guidobono e realizzata in collaborazione da Comune di Tortona, Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e Società Storica Pro Julia Dertona,  il Circolo del Cinema di Tortona organizza una serie di Eventi Collaterali

venerdì 6 marzo ore 21 – Palazzo Guidobono

Questa sera parliamo di UOMINI CONTRO

incontro a cura del Circolo del Cinema di Tortona

 

Uomini contro

.REGIA: Francesco Rosi

SCENEGGIATURA: Francesco Rosi, Tonino Guerra, Raffaele La Capria. SOGGETTO: romanzo “Un anno sull’altopiano” di Emilio Lussi (Ed. Einaudi). FOTOGRAFIA: Pasqualino De Santis, Mario Cimini. MONTAGGIO: Ruggero Mastroianni. MUSICHE: Piero Piccioni. ATTORI: Mark Frechette, Alain Cuny, Gian Maria Volonté, Giampiero Albertini, Pier Paolo Capponi, Franco Graziosi, Mario Feliciani, Alberto Mastino, Brunetto Del Vita, Nino Vingelli, Daria Nicolodi, Luigi Pignatelli, Francesco D’Adda, Spartaco Conversi, Emilio Bonucci, Mario Pischiutta, Antonio Pavan, Gianni Pulone, Franca Sciutto, Maurizio Mastino, Francesco Acampora. PRODUZIONE: FRANCESCO ROSI E LUCIANO PERUGIA PER PRIMA CINEMATOGRAFICA (ROMA), DUBRAVA FILM (ZAGABRIA). PAESE: Italia, Jugoslavia, 1970. DURATA: 101 Min. GENERE: DrammaticoGuerra NOTE: – CONSULENTE MILITARE: NINO FERRERO.- IL FILM E’ STATO PRESENTATO ALLA XXXI MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA (1970).

Nel corso della prima guerra mondiale, i soldati del generale Leone, dopo aver conquistato, lasciando sul terreno tremila caduti, una cima considerata strategicamente indispensabile, ricevono l’ordine di abbandonarla. Poi l’ordine cambia: occorre che la cima venga di nuovo tolta al nemico. Gli austriaci, però, vi si sono saldamente insediati e la difendono accanitamente con due mitragliatrici. Gli inutili assalti, nemmeno protetti dall’artiglieria, si susseguono provocando ogni volta una strage tra gli attaccanti. Stanchi di essere mandati al massacro da un generale tanto incompetente, quanto stupidamente esaltato, una parte dei soldati inscena una protesta: il generale Leone ordina, come risposta, di punirli con la decimazione. Costretti ad uccidere o ad essere uccisi da uomini come loro, vittime dello stesso mostruoso ingranaggio, i soldati italiani, in gran parte ex contadini, rivolgono la loro fiducia a quei pochi ufficiali – come i tenenti Ottolenghi e Sassu – che giudicano quella e tutte le guerre come inutili stragi. Ma il primo muore, nel tentativo di impedire il massacro dei suoi uomini, mentre Sassu viene condannato alla fucilazione per essersi opposto a un ordine iniquo di un suo superiore.

5 marzo 2015