Il giudice dell’esecuzione, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino, ha di conseguenza emesso il provvedimento restrittivo e l’uomo veniva quindi prelevato dai militari dalla sua abitazione e successivamente accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria per l’espiazione della pena residua.
Mentre veniva arrestato, i militari, conoscendo la sua passione per le armi, decidevano di perquisire la sua abitazione e l’intuizione era giusta perché rinvenivano e sequestravano ben 161 munizioni per fucile e pistola, di vario calibro, che l’uomo aveva prodotto artigianalmente. Inoltre, veniva rinvenuto un tamburo cilindrico in metallo per revolver, di fabbricazione artigianale e con all’interno un proiettile calibro 30, e una parte finale di una canna per pistola. Essendo la detenzione di parti di armi e munizionamento del tutto illegale perché era tutto materiale prodotto artigianalmente, veniva deferito all’Autorità Giudiziaria anche per tali reati.
9 marzo 2015