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Sgominata la banda che rubava a Tortona, Alessandria e nella zona, in manette 6 rumeni e un italiano

predoni - ISono accusati di aver messo a segno almeno 15 colpi fra cui quello allo Smeck di Tortona, al bar Rovida di Alessandria e tanti altri che trovate nell’articolo. Tutti ai danni di esercizi commerciali situati fra Alessandria, Tortona e Voghera. Un’attività che andava avanti da circa un anno, ma che alla fine si è conclusa con una maxi operazione degli agenti della Questure di Alessandria e Pavia, scattata nella notte fra lunedì e martedì e resa nota attraverso una conferenza stampa che si è conclusa poco prima delle 13 di oggi presso la Questura di Alessandria.

Una banda che faceva dei furti il proprio lavoro che è stata smantellata grazie ad una sapiente indagine avviata dai poliziotti della Questura di Alessandria.

Sette le persone bloccate: di cui 6 di nazionalità rumena e 1 italiano, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di reati contro il patrimonio, avvenuti durante tutto l’arco del 2013, in danno di esercizi commerciali, negozi e abitazioni delle province di Alessandria e Pavia (in particolare furti aggravati in abitazione, furti aggravati in imprese commerciali, ricettazione, riciclaggio di oro e preziosi).

Per alcuni di loro è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere, per altri l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Diversi i furti di cui sono accusati per un valore complessivo di oltre 300 mila euro di merce in gran parte recuperata durante le attività d’indagine della locale Squadra Mobile.

In particolar modo i seguenti provvedimenti restrittivi hanno riguardato:

 CUSTODIE CAUTELARI IN CARCERE 

  1. BORODESCU Claudiu Constantin, nato il 13/09/1980 in Romania, in Italia senza fissa dimora.
  2. CHIRCA Mihai Nicolae detto Mitz, nato il 11/11/1984 a Ploiesti (Romania), di fatto domiciliato in Alessandria, Viale Medaglie d’Oro n. 34/4
  3. MILANO Salvatore detto Zucchero, nato il 07/12/1970 in Alessandria, residente a Valenza (AL) via Circonvallazione Ovest n. 55, di fatto domiciliato in San Salvatore M.to (AL), via Campanone n. 35

 

  1. SIRBU Mihai, nato il 19/01/1991 a Tirgu Bujor (Romania), in Italia senza fissa dimora, attualmente ristretto presso la casa circondariale di Alessandria a seguito del fermo di p.g. operato dall’Ufficio scrivente in seguito a rapina impropria aggravata

 

OBBLIGO DI PRESENTAZIONE QUOTIDIANO ALLA POLIZIA GIUDIZIARIA. 

  1. DUMITRACHE Marius, nato il 09/03/1985 in Romania, in Italia residente in Alessandria via Verneri nr. 37, attualmente ristretto presso la casa circondariale di Alessandria a seguito del fermo di p.g. operato dall’Ufficio scrivente in seguito a rapina impropria aggravata
  2. NEAG Florian Horea detto Horica, nato il 19/01/1994 in Romania, di fatto s.f. attualmente ristretto presso la casa circondariale di Pavia.
  3. SEVERA Ioan detto Ivan, nato il 05/07/1991 in Viseu de Sus (Romania), di fatto domiciliato in Tortona (AL), via Carlo Mirabello n. 23.

 

Nello specifico si contesta a:

 

 

 

un autocarro nonché di numerose derrate alimentari e bevande, di numerosi oggetti elettronici e di altra merce meccanica per un valore di circa 100.000 euro.

 

 

COME METTEVANO A SEGNO I COLPI



 

 

Un momento della conferenza stampa

Secondo la Questura l’attività d’indagine si è connotata sin da subito da operazioni sia tecniche che di osservazione e controllo del territorio.

“Dall’analisi e dalle modalità operative –mrecita una nota diffusa dalla Questura – gli operatori della Squadra Mobile Alessandrina hanno intuito che l’intero gruppo criminale operava in maniera disomogenea ma con una continuità temporale connessa alle proprie esigenze personali. Tutti i soggetti destinatari delle misure, non svolgevano nessuna attività lavorativa e si sostentavano esclusivamente dalla capitalizzazione dei precedenti reati indicati. Lodevole l’impegno dimostrato dalla Polizia di Stato e dagli operatori della Squadra Mobile che nonostante la difficoltà operativa nel monitorare un gruppo, sia pur compatto nelle operazioni illecite, appariva in realtà nomade e parcellizzato sul territorio dell’alessandrino e del pavese. Le attività delittuose di furto avvenivano in pochissimi minuti e li vedevano operare di notte in branco, ben travisati e in maniera violenta.”

In alcuni casi, sempre secondo l’accusa, utilizzavano delle autovetture per infrangere le vetrine d’accesso degli esercizi commerciali ed una volta all’interno stendevano delle lenzuola riempendole di ogni merce possibile.

Terminato ciò, caricavano sulle stesse auto utilizzate come “ariete” la refurtiva, e si dileguavano in pochi minuti.

In linea di massima dopo la fuga – conclude la nota della Questura – gli stessi si diramavano in zone e abitazioni diverse, ma custodivano la merce rubata in altri posti spesso, cascine abbandonate o magazzini siti in aperta campagna. Terminata l’operazione delittuosa, provvedevano nei giorni seguenti allo “smaltimento” della merce in modo da poter monetizzare il tutto. Un lavoro, meticoloso e lungo, che ha visto il successo di tutta la squadra investigativa diretta dal Commissario Capo Mario Paternoster capace di assicurare alla giustizia un’intera banda dedita ad incutere insicurezza e paura sull’intero territorio alessandrino e pavese spaziando indisturbato su tutto il nord Italia.”

Hanno partecipato all’intera attività circa 50 uomini, di cui uomini della squadra mobile alessandrina, coadiuvati dai colleghi della squadra mobile di Pavia, personale della locale Questura, dalle pattuglie del reparto prevenzione crimine di Torino e dalla Sezione della Polizia Stradale di Alessandria.

 

 

17 marzo 2015

 

 

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