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Se non ci fosse la Fondazione, a Tortona la cultura sarebbe poca cosa. Il Comune sotto accusa

palazzo guidobono - IMa cosa sta succedendo al settore culturale del Comune di Tortona? La domanda è d’obbligo visto che negli ultimi tempi, le manifestazioni latitano e per quelle poche che vengono allestite in città, bisogna ringraziare i privati, con la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona in prima fila, l’unica finora che grazie agli stanziamenti finanziari, ma anche grazie all’attività dei suoi dipendenti riesce a proporre un’offerta culturale di tutto rispetto sopperendo alle evidenti carenze di un Comune che sembra aver fatto della cultura, la cenerentola delle sue attività.

La Fondazione oltre ad aprire gratuitamente al pubblico nel fine settimana la Pinacoteca sul Divisionismo, organizza periodicamente attività didattica per grandi e piccini, domeniche con le famiglie grazie ai laboratori didattici, inoltre sponsorizza manifestazioni pubbliche come la mostra sulla prima guerra mondiale in corso di svolgimento a palazzo Guidobono che se non ci fosse stato il contributo in soldoni della Fondazione, non sappiamo e come sarebbe stata realizzata.

Ma l’impegno della Fondazione si concretizza anche e soprattutto con l’aiuto che dà alle associazioni concedendo l’uso gratuito della sala convegni che è la più utilizzata da enti ed associazioni.

L’ultimo esempio sulla pochezza delle iniziative realizzate dal comune di Tortona è sotto gli occhi di tutti e riguarda nell’ultimo week end: delle 7 manifestazioni in programma fra sabato e domenica, tutte erano allestire da privati per le quali l’intervento del comune è stato minimo se non praticamente nullo: la biciclettata al parco dello Scrivia dall’Ava, il concerto da Music Island, la mostra di Belfagor da 11 Dreams art Gallery, la Pinacoteca aperta grazie alla Fondazione, il raduno tuning da un privato e polenta e salamini dalla pro loco di Rivalta. Rimane la mostra sulla prima guerra mondiale sponsorizzata dalla Fondazione con eventi collaterali realizzati dal Circolo del Cinema.

Stessa cosa il week en precedente e negli altri del mese di marzo.

Il Comune di Tortona, insomma, rispetto al passato, non sembra molto propenso ad attivarsi per organizzare tante manifestazioni in grado di ravvivare la città, malgrado il personal non manchi, in quanto al settore cultura e manifestazioni (esclusi i dipendenti della Biblioteca) lavorino 6 persone più un dirigente.

A cosa è dovuta allora questa scelta? Alla scarsità di fondi?

Ma servono davvero tanti soldi per organizzare piccole manifestazioni in grado di richiamare persone in centro? Oppure basterebbe avere inventiva e utilizzare le numerose associazioni presenti in città?

 31 marzo 2015

 

 

 

 

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