soldi - IQuelle terre di confine, l’alessandrino con Pavia ed il novese con Genova, spesso messi all’indice per i costi della “mobilità passiva”, nel mirino della Regione per le fughe verso le Regioni limitrofe, quanto peseranno, in realtà, sui conti della mobilità passiva a livello Regionale?

Vale la pena di addentrarsi nella materia, perché ‘esame dei dati porta in evidenza situazioni che fanno riflettere,. E non poco….

 

Innanzi tutto, qualche delucidazione di base: la mobilità passiva è quella che porta i pazienti a curarsi al di fuori del proprio distretto sanitario di appartenenza, e può essere intra regione (quindi presso altre ASL e ASO, però sempre nell’ambito del Piemonte) oppure extra Regione (quindi presso Ospedali e Istituti delle Regioni che non sono il Piemonte.

Ebbene sì, non tutti sanno (e non sempre viene detto…) che anche la mobilità passiva intra regione ha un costo. Ad esempio, se un residente di Novi Ligure viene trasportato al Niguarda di Milano, si tratta di mobilità passiva extra Regionale. Peraltro, se viene trasportato al CTO di Torino, i costi del ricovero sono considerati mobilità passiva intra regionale.

I costi per le prestazioni sono soggetti alla compensazione, per la mobilità sanitaria regionale

ed interregionale, e quantificati con specifica definita dal Ministero della Salute   (Tariffa Unica di Compensazione.

 

La mobilità attiva, peraltro, è invece quella che attrae nel nostro territorio (ASL AL)   pazienti da altre ASL piemontesi (mobilità attiva intra regione) oppure da altre Regioni (mobilità attiva extra Regione). I numeri, come spesso accade, parlano da soli.

 

Regione matrigna: è la mobilità passiva interna la voce più costosa!

 

Dalla relazione “Preventivo Contabile Provvisorio Tecnico Anno 2014” a firma Paolo Marforio, estraiamo i capitoli relativi ai costi/ricavi per la mobilità passiva/attiva. I valori del prospetto ASL AL sono espressi in migliaia di euro e vengono qui espressi in esteso per una migliore comprensibilità.

 

-mobilità passiva “intra” regione             Euro 153.639.000

-mobilità passiva “extra” regione             Euro   56.511.000

TOTALE mobilità passiva                       Euro 210.150.000

 

-mobilità attiva “intra” regione  Euro 20.757.000

-mobilità attiva “extra” regione Euro 30.317.000

TOTALE mobilità attiva                         Euro   51.074.000

 

Si scopre così che la voce di costo più elevata, nell’ambito della contabilità ASL AL, non è quella della mobilità passiva extra Regione (che si ferma a 56 milioni di Euro) ma quella della mobilità passiva verso le altre ASL del Piemonte, per un valore che è addirittura il triplo di quella extra Regione (Ben 153milioni). Quanto potranno mai incidere le cure in Lombardia o Liguria, su valori assoluti di quattro volte maggiori? Addirittura, guardando il totale della mobilità attiva, cioè il valore delle prestazioni sanitarie erogate a persone che da fuori ASL AL vengono a fruire di cure nel nostro ambito, si evidenzia il massimo del paradosso: il totale della mobilità attiva (quindi quella che ci porta denaro, pari a 51 milioni Euro) è quasi pari al costo della mobilità extra Regione (i 56 milioni visti precedentemente). Volendo estremizzare, sarebbe quasi come dire che ci “ripaghiamo” le cure oltre confine con la mobilità attiva intercettata da fuori territorio.

Il costo maggiore è quello verso le altre ASL del Piemonte (153 milioni di Euro).

Perché? Perché nei nostri Ospedali non siamo abbastanza attrezzati? O forse perché i nostri Ospedali sono già stati impoveriti e spolpati dai disastrosi interventi degli ultimi anni, e amministratori che si sono succeduti?   Se così fosse, la tendenza non si può certo invertire con ulteriori tagli e penalizzazioni.

Questo territorio reclama la dignità che ci è stata sottratta. Per molte volte da una Regione matrigna, e, forse, negli ultimi tempi, anche da parenti più prossimi, e, fino a poco tempo fa, insospettabili.

 Annamaria Agosti


8 marzo 2015