Site icon Oggi Cronaca

IPSE DIXIT: A Tortona C’era una passerella, anzi due… due erano anche i magazzini del sale.


Era il dicembre 2012 quando la Giunta Berutti annunciava in pompa magna, con avveniristiche simulazioni al computer e propositi estremamente ambiziosi, l’avvenuta approvazione in Giunta del progetto di riqualificazione urbanistico – edilizia ed ambientale riguardante l’area industriale del rione Alfa grazie al dettagliato progetto presentato da Pentagramma Spa di Roma, società che si sarebbe fatta carico dell’intero piano di riqualificazione.
Non solo zona residenziale e aree verdi, ma anche rinascita ad una nuova vita per i due ex magazzini del sale, forse l’opera più famosa dell’architetto Pier Luigi Nervi, considerate opere di archeologia industriale e tutelate dalla Soprintendenza, che grazie a questo progetto sarebbero stati riconvertiti in un centro turistico-commerciale. L’area inoltre, sarebbe stata dotata di una passerella ciclo-pedonale larga tre metri ad attraversare la ferrovia per congiungere corso Romita a viale Dellepiane, andando a creare un collegamento tra il centro città e la zona oltre la ferrovia, fino al Parco dello Scrivia. (1)

Se ne parlava già dall’anno precedente: il 14 dicembre 2011 le notizie riportavano che “Per il Piano Nazionale di edilizia abitativa che interessa il comune di Tortona, è stato confermato il finanziamento dell’opera per un importo pari a circa 2 milioni di euro. Ora si attende che la Regione ottenga questi stanziamenti dopodiché si avranno sei mesi per la pianificazione e la progettazione e un biennio per la realizzazione. “ (2)

L’interrogativo ambientale



O per la crisi, o per la mancanza di liquidità degli Enti, arrivati a marzo 2015 tutto questo rimane visibile solo in una simulazione al computer, i magazzini Nervi cadono a pezzi, e ci si potrebbe anche domandare se possa esistere una correlazione tra lo stop a questo progetto (che sembra svanito nel nulla) e le vicissitudini riguardanti il progetto gemello a questo, riguardante il Palazzo del Lavoro di Torino.
La riconversione del Palazzo del Lavoro (sempre opera di Pier Luigi Nervi) in un centro commerciale, dato per cosa praticamente fatta, subiva invece un brusco stop imposto dal TAR a seguito del ricorso presentato dalla società 8 Gallery Immobiliare (che gestisce l’omonimo centro commerciale promosso dalla Fiat); il primo grado del procedimento si concludeva con sentenza favorevole e con il completo azzeramento di tutte le delibere che dal 2009 al 2011 hanno accompagnato l’operazione. Tale sentenza sarebbe stata confermata successivamente anche dal Consiglio di Stato, nel maggio 2013.
Motivazione?

La modifica del Piano regolatore compiuta dal Comune “avrebbe dovuto essere sottoposta obbligatoriamente alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), poiché l’area (circa 60 mila metri quadri) non può oggettivamente definirsi piccola, tanto da poter escludere a priori la produzione di impatti ambientali significativi”. (3)
Tutto veniva quindi azzerato, e sottoposto agli esiti della specifica Conferenza dei Servizi, da adottarsi per la procedura della valutazione di impatto ambientale. Procedimento ad oggi ancora in corso.
Diversi gli interrogativi ambientali, che erano stati peraltro sollevati a gran voce dal Movimento 5 Stelle di Torino: “il terreno è pieno di metalli pesanti e residui industriali pericolosi per la salute – si dice che nella prima metà del Novecento fosse usato come discarica per le lavorazioni del Lingotto – ma siccome il Comune ha modificato la destinazione del terreno in commerciale, e siccome i limiti di legge per l’inquinamento delle aree commerciali sono molto più alti di quelli per le aree verdi e residenziali, il terreno del palazzo non è legalmente inquinato”.(4)

A Tortona, stando alle parole dell’ex Sindaco, “Si tratta anche di una grande riqualificazione ambientale in quanto quasi tutti i capannoni hanno il tetto in amianto e una riqualificazione è necessaria.”(5)
Amianto, quindi, ma non solo. Come può essere la situazione metalli pesanti, in una area precedentemente sede della Anonima Ligure Fonderia Acciaio (A.L.F.A.) sull’esempio della zona ex Lingotto di Torino? Appare perlomeno legittimo domandarselo.

Annamaria Agosti

(1) Il nuovo rione Alfa http://tinyurl.com/mtbhqb2
(2) Tornano le passerelle sopra la ferrovia http://tinyurl.com/nxrdrvt
(3) Bocciato il centro commerciale al Palazzo del Lavoro http://tinyurl.com/p7attyh
(4) Riguardo il Palazzo del Lavoro, M5S http://tinyurl.com/ouqqbyx
(5) Comunicato del Comune di Tortona progetto riqualificazione http://tinyurl.com/o6mhzm9

1 marzo 2015

Exit mobile version