Ho conosciuto Guido Ghisolfi agli inizi degli anni 80, io rappresentante di lista e lui Presidente di Seggio alla sezione 22, ci siamo rivisti ad ogni tornata elettorale sino al 2005, poi pur dimorando a Tortona ho cambiato residenza per cui non ho potuto svolgere la mia attività di rappresentante di
lista.
Una persona squisita e leale che non lasciava pesare la sua posizione sociale di imprenditore e capitano di industria, sempre cordiale e disponibile.
Nei gironi scorsi ho parlato del declino della città purtroppo, questa notizia mi ha letteralmente fulminato e penso al declino dei tortonesi.
A primo acchito non è facile comprendere le motivazioni del suo gesto, penso che qualcosa abbia lasciato scritto a qualche amico, familiare o avvocato, e poi salterà fuori.
Comunque piano piano iniziando a ragionare e navigando in internet si conoscono tanti fatti della sua vita e delle sue idee, allora la nebbia si dirada e qualcosa si può e di deve ipotizzare,
Sono concorde che Tortona non è stata a suo fianco per la vicenda della realizzazione a Rivalta Scrivia dell’impianto di produzione del bioetanolo di 2^ generazione, che poi ha realizzato a Crescentino, ma questa delusione non giustifica il suo gesto che va ricercato, qualora fosse di natura imprenditoriale, sul mancato appoggio del governo e delle istituzioni per la realizzazione dei tre impianti di produzione del bioetanolo, due in sicilia e una in sardegna per un investimento di 720 milioni di euro con il contributo
dell’unione europea.
Si tenga conto che la Mossi & Ghisolfi ha investito 120 milioni di euro in ricerca per il bioetanolo di 2^ generazione, ricerca effettuata anche al Parco Scientifico Tecnologico di Rivalta Scrivia, e non si aspettava che in Italia lo ripagassero negandogli questa realizzazione e annullando tutto il suo
operato.
La conclusione è che le aspettative di Guido Ghisolfi del suo progetto di produzione del bioetanolo
e le promesse di appoggiarlo nella sua azione si sono drasticamente ridimensionate.Per un uomo che aveva riposto in questa opera la ragione della sua vita, queste contrarietà avranno forse pesato nella sua
tragica decisione.
Ciao Guido
Giuseppe Calore
8 marzo 2015