Hanno riscosso un ottimo successo le iniziative organizzate a Casale Monferrato nel fine settimana in occasione della Festa della Donna 2015: mostre, visite guidate, incontri e momenti di riflessione sono stati al centro della programmazione degli Assessorati alle Pari Opportunità e alla Cultura.
«L’ampia partecipazione di questi giorni alle iniziative per la Festa della Donna – hanno sottolineato Daria Carmi e Ornella Caprioglio, assessori alla Cultura e alle Pari Opportunità – ha dimostrato come sia importante ritrovarsi per parlare, riflettere e condividere momenti culturali. Un grazie, quindi, a tutte le donne, ma anche ai numerosi uomini, che hanno preso parte a tutte le iniziative».
Il via ufficiale alla Festa della Donna di Casale Monferrato è stata l’inaugurazione, sabato 7 alle ore 16,00 della mostra fotografica Donne al lavoro nel secolo dell’industria, messa a disposizione dalla Fondazione Centro per lo Studio e la documentazione delle società di Mutuo Soccorso: un primo appuntamento per riflettere sulla condizione delle donne. Come ha sottolineato il sindaco Titti Palazzetti – che con la vice sindaco Cristina Fava e gli assessori Daria Carmi e Ornella Caprioglio, ha voluto essere presente a tutti gli eventi – molte sono state le conquiste in questi decenni, ma c’è ancora tanta strada da percorrere per arrivare alla reale parità di genere: «Siamo al settantunesimo posto per quanto riguarda la parità di genere, inoltre il tasso di disoccupazione femminile in Italia è al 47,1 per cento, contro il 58,6 per cento dell’Unione Europea, e il differenziale tra gli stipendi maschili e femminili è pari all’11,5 per cento. A questo va aggiunto che le italiane sono al centoventiquattresimo posto – su 126 Paesi – per le chance di carriera».
La mostra, allestita nella Manica Lunga del Castello del Monferrato e a ingresso gratuito, rimarrà aperta fino al 29 marzo con i seguenti orari: giorni feriali 16.30-19.30; domenica 10.30-12.30, 16.00-19.30. Per gruppi e scolaresche visite su prenotazione in orari diversi -Telefono 0142-444223.
Alle ore 17,00, nell’ex chiesa della Misericordia ha preso il via anche l’ormai tradizionale mostra curata dal Circolo Culturale Ravasenga Donna in Arte, con l’esposizione delle opere di Manu Arjuna, Luciana Ferraris, Marisa Bagnera, Carla Gamba, Annalisa Casaleggio, Silvana Lo Giacco, Bianca Maria Casaleggio, Raffaella Marotto, Antonietta Cerchio, Gabriella Mortara, Simona Cici, Rosa Raiteri, Laura Colombo, Maria Luisa Rivolta, Giuliana D’Adda, Giulia Savino, Giovanna Defrancisci, Rosa Sciarabba, Margherita Demartini e Bianca Spriano.
La mostra ha inoltre ospitato, alle ore 21,00 di domenica 8, Parole e Musica, pagine scelte di Agatha Christie intervallate da musica jazz: iniziativa che ha registrato il tutto esaurito e ha permesso a un folto pubblico di ammirare le opere esposte anche nel dopocena.
Donna in Arte rimarrà aperta fino al 15 marzo, a ingresso gratuito, il venerdì e il sabato dalle ore 16,00 alle ore 19,00 e la domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00.
Sempre ieri, domenica 8 marzo, alle ore 15,00 nella Manica Lunga del Castello del Monferrato si è tenuto un interessante incontro, promosso dalla Consulta delle Donne, a cui ha assistito un attento e numeroso pubblico, che ha visto protagoniste le testimonianze di donne lavoratrici, italiane e non (tra cui imprenditrici albanesi e olandesi che hanno la propria attività nell’alessandrino); il tutto terminato con un buffet multietnico.
Alle ore 16,00, invece, visita dedicata alle Sante nei dipinti custoditi nel Museo Civico, presentate dall’operatrice museale Milena Zanellati. Un percorso dal II –III secolo arrivando fino al 1700, raccontando la vita, aneddoti curiosi e misteriosi in sospeso tra leggenda e realtà, di donne che hanno sofferto sacrificandosi in vita e santificate dopo la morte.
Interagendo e partecipando attivamente, il pubblico ha apprezzato molto l’argomento dedicato alle donne nella giornata dell’8 marzo: la curatrice della visita, infatti, ha voluto anche ricordare il terribile incidente del 1911 nella fabbrica di New York dove persero la vita 146 donne che stavano svolgendo il loro lavoro come fosse una missione, la stessa missione che ha portato le protagoniste dei dipinti letti e raccontati a ottenere la santificazione.
10 marzo 2015