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Dietro il velo: I disturbi sessuali sono più frequenti di quel che sembra

 

Maria Grazia Sordi

 

Accetto molto volentieri la richiesta di un lettore di Oggi Cronaca, interessato ai Disturbi Sessuali.

Nel precedente articolo riportavo la storia vissuta di un uomo che ha affrontato e risolto un delicato problema sessuale.

 

Nel presente articolo affronto l’argomento in modo più “tecnico” per descrivere sommariamente la classificazione di tali Disturbi, alcuni dei quali hanno una elevata incidenza nella società moderna ed un significativo impatto sulla qualità della vita e sul tessuto sociale.

 

Parlarne può aiutare chi ne soffre a non sentirsi solo e a trovare la motivazione per rivolgersi senza vergogna o timore al medico curante e allo psicoterapeuta.

 

 I DISTURBI SESSUALI



 I Disturbi Sessuali, altrimenti chiamati Disfunzioni Psicosessuali, sono caratterizzati da dinamiche che riguardano la psiche, il soma e la relazione con l’altro. Tali dinamiche hanno una negativa influenza su uno o più aspetti della sfera sessuale della persona.

L’espressione sessuale viene chiamata “risposta sessuale” e si articola in quattro fasi:

Ogni Fase può esprimere uno specifico disturbo.

1) I Disturbi del Desiderio Sessuale si dividono in Disturbo del Desiderio Sessuale Ipoattivo e in Disturbo da Avversione Sessuale

 

       Disturbo del Desiderio Sessuale Ipoattivo

     Tale disturbo è caratterizzato da assenza scarsità del desiderio sessuale, nonché carenza o

assenza di fantasie sessuali.

 

       Disturbo da Avversione Sessuale

Tale disturbo si manifesta con una tendenza all’ evitamento di situazioni a carattere sessuale e

spesso include l’evitamento/repulsione del contatto fisico che può preludere ad atti intimi e

sessuali (baci, sfioramenti ecc.). Frequente è la presenza di stati emotivi di ansia, timore e

disgusto verso situazioni che possono sfociare in stati e manifestazioni di intimità sessuale.

 

2) Disturbi della Fase di Eccitazione Sessuale

 

     Disturbi dell’ Eccitazione sessuale Femmilile

Tale disturbo riguarda la difficoltà o l’incapacità a raggiungere e mantenere una adeguata e

funzionale eccitazione sessuale, in risposta a idonei stimoli, fino al raggiungimento

dell’orgasmo.

 

 

     Disturbo dell’Eccitazione Sessuale Maschile dell’Erezione o Impotenza

Tale disturbo riguarda la difficoltà o l’incapacità a raggiungere e mantenere una adeguata e

funzionale eccitazione sessuale, in risposta ad adeguati stimoli, fino al raggiungimento

dell’orgasmo. In assenza di origine organica, raramente si riscontra tale disturbo nella masturbazione

 

La Disfunzione Erettile si divide in Primaria e Secondaria, a seconda che compaia nella fase iniziale dell’attività sessuale nelle fasi successive.

La Disfunzione Erettile può essere generalizzata o situazionale. Tra le cause, determinante appare l’aspetto psicologico: stress, ansia, depressione, scarsa autostima ecc. Tra le cause organiche, il diabete, l’obesità, malattie vascolari, traumi spinali, iperprolattinemia, droghe, neuropatia periferica, alcol, alcuni farmaci, ipogonadismo.

Nel cervello vi sono dei neurotrasmettitori deputati a determinare l’inizio e la fine dell’azione erettile. Inoltre, vi è la compartecipazione di stimoli fisici e psicologici nell’aumento del flusso sanguigno arterioso penieno, con una simultanea diminuzione del carico venoso. Tale aumento di sangue arterioso, unitamente alla rigidità elastica della tonaca albuginea, determina il rigonfiamento e la rigidità del pene.

A questa apparente semplice azione erettile partecipano molecole vasodilatatrici come l’ossido e il cGMP. La conversione della molecola cGMP in GMP per l’azione dell’enzima 5fosfodesterasi, determina l’inibizione della vasodilatazione. E’ chiaro, quindi come lo stato erettile sia originato da un delicato equilibrio bio-psichico.

Al fine di una corretta diagnosi occorre sottoporre il problema al medico, che potrà avviare una diagnosi differenziale, con esami ematici e delle urine, oltre che con l’ausilio di test per valutare la funzionalità erettile (ecografia dinamica peniena, cavernosografia dinamica, la conduzione dei nervi penieni e la rivelazione delle erezioni notturne). E’, altresì,opportuno, un esame dei testicoli e della prostata.

 

 

Disturbo dell’Orgasmo Femminile

Si chiama Anorgasmìa, e consiste nella difficoltà, nell’impossibilità, o in un frequente ritardo nel raggiungimento dell’orgasmo dopo una adeguata fase di eccitazione sessuale.

 

Disturbo dell’Orgasmo Maschile

Anorgasmìa, la difficoltà o l’impossibilità al raggiungimento dell’orgasmo in seguito ad una adeguata stimolazione sessuale.

Eiaculazione Precoce: presenza costante o occasionale di orgasmo ed eiaculazione a seguito di stimolazione sessuale minima prima, durante o subito dopo la penetrazione e comunque prima che il soggetto lo desideri.

 

Disturbi da Dolore Sessuale

Dispaurenia

Si tratta di un dolore a livello degli organi genitali durante l’attività sessuale, tipicamente durante il coito, ma anche prima o dopo di esso.

Tale disturbo può colpire entrambe i sessi.

Vaginismo frequente o costante e involontaria contrazione della muscolatura vaginale all’atto sessuale (e spesso anche in occasione delle visite ginecologiche).

(Fine Prima Parte)

 Maria Grazia Sordi

30 marzo 2015

Per contattare la nostra psicologa psicologiaeipnosi@gmail.com

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