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Casale Le Nazioni Unite incaricano il Centro Studi Galileo di sviluppare i centri di formazione in Tunisia

impiegata - ELa Tunisia deve eliminare i gas refrigeranti dannosi per l’ozono. I centri di formazione presenti svolgono tutt’ora corsi con i gas refrigeranti ma devono ristrutturarsi secondo gli standard europei. Le Nazioni Unite hanno quindi dato il compito a Centro Studi Galileo di trasformare i centri esistenti in strutture formative tecnologicamente avanzate.
Centro Studi Galileo dovrà quindi verificare la situazione attuale, istituire corsi in ogni centro formativo sui nuovi gas refrigeranti, attualizzare metodi formativi e strumentazioni utilizzate, per garantire ai Tecnici tunisini un Patentino Frigoristi e un livello di formazione al passo con le regolamentazioni internazionali.

E’ partito ieri il nuovo progetto internazionale del Centro Studi Galileo. Marco Buoni, Direttore Tecnico, e Madi Sakande, Docente CSG, sono volati in Tunisia dove, sotto incarico delle Nazioni Unite,  hanno partecipato al meeting inaugurale per fare il punto sulla formazione dei tecnici della Tunisia. L’obiettivo è che anche i Tecnici di quest’area calda del mondo possano conseguire il Patentino Frigoristi, con il bagaglio di competenze che ne deriva. Il problema dell’effetto serra e dei refrigeranti dannosi all’ambiente non è una tematica da affrontare solo a livello europeo. Tutti devono contribuire e anche i tecnici africani occorre che si rendano conto delle proprie responsabilità quando maneggiano gas, che se dispersi in atmosfera, sono dannosi per l’ambiente e per il clima. La Tunisia conta con una rete di centri di formazione professionale gestiti da CENAFFIF (Centro Nazionale per Stazione di formatori in Ingegneria) e ATFP (Associazione dei Tecnici per la formazione professionale). Più in particolare, ci sono cinque centri di formazione specifici per il settore che si occupano anche di energia con specifici moduli formativi sulla refrigerazione e condizionamento della durata flessibile da 30 a 90 ore. Il Centro Studi Galileo ha avuto il compito di stringere una partnership con questi centri, vista anche la vicinanza della sede dei corsi CSG di Palermo.

L’assistenza fornita ai centri tunisini verte sull’ aggiornamento dei loro moduli formativi, sulla fornitura e l’indirizzamento verso  nuovi corsi (come per esempio sui refrigeranti alternativi) e sulla conduzione di un’accurata valutazione delle attrezzature formative a disposizione, con conseguente implementazione, oltre a organizzare sessioni di formazione dei formatori nei centri. Come detto l’incontro introduttivo è  stato inaugurato ieri, presso il quartier generale ONU-ANPE di Tunisi, ma il meeting introduttivo durerà sino al 13 marzo. Esperti del CSG stanno quindi visionando i centri per stabilire la situazione attuale, possibili miglioramenti e definire tempi e metodi per attuare tali attività.

Nei prossimi giorni sono previsti:

L’obiettivo è quello di formare e certificare circa 500 tecnici, in tutti i principali settori della refrigerazione e condizionamento:

Si stima che l’attuazione di tale programma richieda 20 workshop in 5 luoghi diversi. A conclusione del processo di preparazione alla formazione Centro Studi Galileo è stato chiamato a tre successivi delicati incarichi:

I Tecnici tunisini sono favorevolissimi ad una collaborazione con l’Italia tuttavia il patrimonio linguistico differente richiede ai formatori di avere buona padronanza scritta e parlata dell’inglese e del francese. La prima per le comunicazioni e i report con UNIDO – ONU e la seconda per le comunicazioni con gli stakeholder locali e per le lezioni teorico pratiche.

 20 marzo 2015

 

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