“Cosa si fa pur di risparmiare qualche migliaio di euro!”
Così terminava un recente articolo da voi pubblicato dal titolo “Una ditta tortonese faceva passare gli straordinari per trasferte così non pagava le tasse”.
Leggendo e rileggendo quell’articolo non ho potuto non collegare il “fattaccio” alle confidenze di alcuni amici tortonesi che mi raccontavano di altre “abitudini” più o meno simili in altra azienda del tortonese, operante nel settore della stampa, confidenze che trascrivo solo perché sicuro della loro veridicità.
Confidenze che raccontano di capannoni esagerati, di ville con piscina spuntate all’improvviso (il tutto già a crisi economica già abbondantemente iniziata) di straordinari pagati con buoni benzina, di trasferte fasulle (toh…. anche lì), di operai in cassa integrazione e di nuovo (seppure con operai in cassa integrazione!!!) di straordinari fatti anche di sabato e/o domenica “che tanto nessuno viene a controllare” e pagati (ma sììì!!!) sempre come prima.
Il tutto sotto gli occhi (o con indifferenza complice) di sindacati ed enti preposti ad accertamenti e controlli.
Davvero….. “Cosa si fa pur di risparmiare qualche migliaio di euro!” o anche qualcosa in più… che diamineee!!!
Questo è ciò che ci circonda, con buona pace del JobsAct o come diavolo si chiama, dell’articolo 18 e di chi ancora si illude che bastino i contratti “a tutele crescenti” per creare occupazione.
Cordiali saluti
Lettera Firmata
2 marzo 2015