Una situazione insostenibile che andava avanti con la complicità di molte persone, fino a quando domenica mattina, un abitante del quartiere, da tempo inascoltato, ha detto “basta” ed ha fatto intervenire i carabinieri che hanno finalmente sgomberato i locali, in cui abitavano due ragazzi e una ragazza, tutti di colore.
Un intervento che ha posto fine ad uno stato di degrado e anche alla paura di molti abitanti che per omertà, finto buonismo o cos’altro, hanno fatto poco o nulla per impedire tutto questo.
E’ accaduto poco dopo le 9 quando i carabinieri hanno fatto irruzione nelle cantine di vicolo Rosa, (meglio conosciuto come dell’arco) in via Carlo Varese ed hanno posto fine ad una situazione che è soltanto la punta dell’iceberg di quello che sta accadendo a Tortona, invasa da immigrati extracomunitari, nomadi, vagabondi e barboni che vivono dove capita.
Un situazione che sta mettendo non poco in allarme tanti tortonesi che sono preoccupati ed hanno persino paura ad uscire la sera per le strade di Tortona perché non la ritengono più una città sicura.
L’intervento dei carabinieri in via Carlo Varese, a breve distanza dal luogo in cui una settimana prima è avvenuta la barbara aggressione al notaio Gianluigi Bailo apre forti interrogativi sul fronte della sicurezza e sull’illegalità sempre più dilagante.
Secondo quanto emerso dal sopralluogo dei carabinieri, infatti, i tre nordafricani avevano sistemato la cantina come fosse una vera abitazione, provvedendo a chiudere con una coperta la finestrella che dava sulla strada e utilizzando il locale a fianco come vero e proprio gabinetto.
Possibile che il padrone della cantina in tutti questi mesi non si fosse accorto di nulla? E gli altri condomini? La situazione, a quanto pare era anche stata segnalata, eppure nessuno, fino a domenica aveva fatto nulla.
23 febbraio 2015