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Personaggi alessandrini: l’avvocato Gianni Coscia codici, leggi e fisarmonica

coscia gianni - QGianni è nato ad Alessandria Allievo del Liceo Giovanni Plana prosegue gli studi in giurisprudenza a Pavia Assunto alla Cassa di risparmio di Alessandria percorre la scala di un’invidiabile carriera bancaria accompagnato sempre dalla fisarmonica

Gianni, arrivato alla pensione, ha accantonato il mondo dell’Istituto di Credito per dedicare ogni sua energia alla musica, una tendenza coltivata durante gli anni di lavoro, trasmessa dal padre, fisarmonicista.

Il jazz è la corrente musicale preferita dal nostro avvocato, attraverso questo filone, ha incontrato illustri nomi della musica; con loro si è esibito parecchie volte in quasi tutti i più prestigiosi locali, portando con orgoglio i colori della nostra Alessandria.

Il suo talento non è passato inosservato, è accolto nell’orchestra di Gorni Kramer, una delle più prestigiose di quel tempo ove s’è affermato valido interprete, sapiente arrangiatore.

Gianni incontra i migliori artisti della nostra città, con essi forma la Big Band con cui tiene parecchi concerti anche in locali ragguardevoli, coltiva le tante amicizie di sempre: da Umberto Eco, Cesarino Fissore, Ugo Boccassi, I Rangone … insieme ad altri con cui ha condiviso un fantastico pezzo della storia di Alessandria.

Raccoglie premi nell’ambito dell’arte dei suoni, incide parecchi dischi, suona alla Rai, in particolare a Radio 3 insieme a Piero Angela, nonché altri geniali strumentisti.

Ogni brano inviato in onda è ben strutturato: gli stessi interpreti introducono alcuni passaggi prima dell’esecuzione per cui l’ascoltatore ha una preparazione di massima, approfondita al termine dell’interpretazione, un’ottima consuetudine, purtroppo da tempo dimenticata dalla rete nazionale. Pazienza!

Gianni dedica tutto il suo tempo alla musica, ancorato al Jazz, suona con i migliori musicisti italiani, con altri d’oltre Oceano, soffermando l’attenzione sulla cultura nostra, le tradizioni popolari, è attento alle incisioni alcune delle quali sono accompagnate dalle considerazioni di Umberto Eco, un altro grande alessandrino.

Il nostro fisarmonicista merita qualche attenzione sulla tecnica, le sue improvvisazioni sono studiate passo per passo, sostenute dai suoni gravi, un compito arduo per le dita della mano sinistra, sapientemente allenata per sostenere la tessitura armonica all’andamento melodico di ogni brano, ciascuno dei quali ricalca passaggi diversificati pur mantenendo la stessa impostazione dell’autore, migliorando l’estetica sonora.

La sua abilità si basa su queste sottigliezze acquisite dalla lunga esperienza, sostenute dalla passione, dal talento per incantare i suoi ammiratori, sparsi in tutti i Paesi del Globo ove si è esibito.

Ancora parecchio ci sarebbe da scrivere su questo illustre alessandrino, importante nella sua città come nel mondo delle sette note.

                                                                                     Franco Montaldo


25 febbraio 2015

 

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