Sono le 13,30 di giovedì 26 febbraio, un giorno come tanti altri per gli abitanti di Alessandria del quartiere Pista. Di gente in giro, in corso IV novembre, vista l’ora, non ce n’è molta ma tra questi c’è un pensionato di 80 anni, residente in città, che cammina normalmente sul marciapiede. L’uomo sembra pensieroso, ma non più di tanto, poi all’improvviso si ferma, estrae dalla tasca una pistola, toglie la sicura, se la punta alla testa e preme il grilletto.
Il pensionato muore sul colpo, cade al suolo in un lago di sangue.
Il rumore dello sparo richiama subito dei passanti che danno l’allarme. Sul posto arriva immediatamente l’ambulanza del 118. I soccorritori capiscono subito che non c’è nulla da fare: cercano di rianimale l’uomo ma è tutto inutile.
Sul posto arrivano anche i carabinieri del comando provinciale di Alessandria che cercano di ricostruzione i fatti e i motivi che hanno portato l’uomo a compiere l’insano gesto.
“probabile depressione per motivi familiari” ci dicono. Un motivo come tanti altri che ha portato un pensionato a porre fine alla propria vita con un gesto estremo compiuto in modi inusuale, in mezzo alla gente, come se avesse cercato compagnia nel momento estremo.
I passanti che vedono il telo per terra, che copre pietosamente quella che fino a pochi minuti prima era una vita pulsante si informano e chiedono chi era.
Alcuni lo conoscevano, per molti altri, invece era uno sconosciuto ma cosa sarà passato nella mente di quell’uomo con alle spalle 80 anni di vita vissuta tra alti e bassi, probabilmente non lo saprà mai nessuno.
26 febbraio 2015