«Un risultato importante – dichiara l’assessore alla Cultura e Turismo, Daria Carmi – che evidenzia, una volta di più, la preziosità del nostro Museo Civico e del patrimonio che conserva, l’importanza di valorizzarlo ulteriormente e come le nuove proposte collaterali siano ben apprezzate dai turisti, dai ragazzi delle scuole, dai visitatori del territorio e non solo. Se a questi numeri aggiungiamo quelli di Casale Città Aperta, che ha visto quasi 10 mila passaggi durante le visite gratuite dei monumenti di Casale Monferrato, possiamo dire che il turismo culturale cittadino ha vissuto un anno molto positivo e che il titolo Unesco deve rappresentare un’occasione di crescita in sinergia con tutto il Monferrato, così come è avvenuto, per esempio, con l’ampliamento della tessera MoMu da quattro a otto musei del territorio».
Sono infatti notevoli i numeri anche di Casale Città Aperta, l’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura – Museo Civico per far conoscere gratuitamente i monumenti cittadini che si svolge il secondo fine settimana di ogni mese: «Casale Città Aperta è l’esempio di come la collaborazione tra soggetti diversi sia fondamentale – ha osservato l’assessore Daria Carmi -: è grazie, infatti, alla disponibilità dei responsabili delle chiese che è possibile offrire una così ampia offerta ai turisti e ai visitatori. Un ringraziamento particolare va, quindi, a loro e a chi rende possibile, in modo professionale, questa tradizionale iniziativa: i dipendenti comunali e i volontari di Orizzonte Casale, che presidiano i monumenti e accolgono i visitatori».
Durante il 2014, quindi, gli accessi ai monumenti architettonici della città sono stati quasi 10 mila, dato che fa registrare addirittura un incremento di 3 mila e 164 persone rispetto al 2013, di cui 1.200 presenze durante la Festa del Vino del Monferrato: «Segno di come sia importante investire nei grandi eventi», ha sottolineato l’assessore Daria Carmi.
Tra i monumenti più visitati ci sono la chiesa di Santa Caterina, la Torre Civica e la Cattedrale di Sant’Evasio, oltre alla Biblioteca del Seminario che nel 2014 ha aperto le sue porte in due edizioni speciali, quella per la San Giuseppe e quella per la Festa del Vino, richiamando ben 117 visitatori.
Analizzando i dati del Museo Civico, invece, è interessante notare l’andamento degli ultimi ter anni: 4 mila 585 nel 2014, 4 mila 28 nel 2013 e 4 mila 214 nel 2012. Le persone che hanno scelto di visitare le collezioni d’arte esposte nelle sale della Pinacoteca e della Gipsoteca sono per la maggior parte turisti provenienti da Regioni limitrofe o stranieri, il cui apprezzamento va in particolare alle sculture di Leonardo Bistolfi, come testimonia il registro che raccoglie i commenti dei visitatori.
«Leonardo Bistolfi è una vera e propria eccellenza casalese – ha sottolineato l’assessore Daria Carmi -: è stato uno dei principali scultori simbolisti in Italia e all’estero, tanto che le sue opere sono presenti o esposte in tutto il Mondo. La Gipsoteca, quindi, rappresenta una ricchezza unica che deve essere ancor più valorizzata, dal momento che chi la visita ne rimane, giustamente, sempre positivamente e piacevolmente colpito».
Inoltre gli studenti, casalesi e non, costituiscono una parte consistente del pubblico museale, con la presenza di oltre 120 gruppi-classi. In particolare è stato notato un notevole incremento del pubblico che ha partecipato ai laboratori didattici del Museo.
Ottimo riscontro anche per le iniziative legate all’esposizione temporanea de La Sabauda in tour, con visite guidate, aperture serali e conferenze che hanno accompagnato questa interessante iniziativa in collaborazione con la Galleria Sabauda di Torino.
Durante il 2014, infine, sono dodici le opere prestate a cinque mostre allestite in Italia, e non solo: la Targa commemorativa per Ugo Rabbeno del Bistolfi alla mostra di Forlì Liberty, uno stile per l’Italia moderna, altre due opere del grande scultore casalese (il modello in gesso e il bozzetto in terracotta de La Sfinge) alla Galleria Sabauda di Torino per l’esposizione Per Leonardo Bistolfi (1859-1933), il bozzetto de Il Sacrificio, sempre del Bistolfi, alla mostra D’après Rodin. Scultura italiana del primo novecento a Roma, sei opere della collezione Vitta sono invece andate a Evian, in Francia, per l’esposizione Joseph Vitta, passion de collection e due opere del Dal Bietto sono ancora attualmente esposte alla mostra Preziosa Opera di Valenza.
1 febbraio 2015