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L’Aso ha approvato i Piani di Programmazione per migliorare la sanità di Alessandria


L’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha deliberato il Piano della Performance e il Programma per la Trasparenza e l’Integrità relativi al 2015.

I due documenti, imposti dalle normative e approvati nei termini stabiliti (entro il 31 gennaio) sono soprattutto utili documenti per una buona gestione. Infatti, i piani, in particolare il Piano delle performance, contengono quanto l’Azienda intende realizzare per l’anno in corso, i progetti da attivare e le attività sui cui sarà focalizzata l’attenzione.

I documenti sono stati redatti, su indicazione della Direzione Strategica, dall’ing. Roberta Bellini, responsabile Sviluppo Strategico, Innovazione e Qualità, referente delle Performance, e quindi dei progetti correlati al piano e del loro stato di avanzamento; ha inoltre la funzione di responsabile della Trasparenza, a garanzia dell’aggiornamento dei contenuto del sito nella sezione “Amministrazione Trasparente” (in cui sono disponibili i documenti integrali e la versione sintetica qui allegata) e risponde alle segnalazioni inviate trasparenza@ospedale.al.it.

Ma il valore di questi documenti è nel percorso di redazione: ancor più degli anni passati, è frutto di partecipazione e condivisione con gli interlocutori di riferimento, tra cui i rappresentanti del volontariato, i dipendenti, rappresentanti dei cittadini e dei sindaci, ordini professionali, tutti chiamati ad esprimere le proprie opinioni in merito fin dal mese di dicembre per implementare e migliorare la programmazione aziendale 2015.

Il Tavolo di Lavoro, che ha preso avvio nel 2012, è stato ampliato e sono stati realizzati più momenti di dialogo, con l’obiettivo di costruire insieme i contenuti dei piani, oltre che del sito, del Bilancio Sociale e dell’informazione restituita ai pazienti, in collaborazione con l’Ufficio Stampa.

La comunicazione pubblica è sinonimo di trasparenza, un principio dell’azione amministrativa su cui sono state basate le normative varate fin dai primi anni novanta. Ma lo sforzo che intende realizzare l’Azienda è quello anche di farsi comprendere e coinvolgere, come spiega il  direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Nicola Giorgione: “Il cittadino valuta i servizi erogati, ma raramente conosce e partecipa alla stesura dei programmi di medio periodo dell’Azienda. Integrare le indicazioni regionali, le strategie dell’azienda e le esigenze dei soggetti coinvolti consente di pianificare obiettivi concreti e rispondenti alle reali necessità degli utenti. Negli anni abbiamo effettivamente constatato che il dialogo e la partecipazione sono fattori di successo”.

 

Il Piano delle Performance è uno strumento di programmazione degli obiettivi di medio periodo, collegato ad azioni specifiche. La pianificazione è valida anche perché permette di verificare nel corso del tempo l’andamento delle attività, misurando lo scostamento di quanto realizzato rispetto a quanto pianificato e porre quindi in essere eventuali azioni correttive.

Il Piano del 2015, in continuità con l’anno precedente, è stato suddiviso in quattro aree, all’interno delle quali sono stati inseriti obiettivi e azioni specifiche:

  1. ESSERE

In questa area è rappresentata l’identità dell’Azienda: qui sono compresi gli obiettivi del 2015 che consentono all’Azienda diesprimere il proprio ruolo sul territorio, integrandosi con le altre ASL e i soggetti che producono salute.

Il punto “Essere ospedale di riferimento” significa rafforzare le discipline di alta complessità, tra cui la Cardiochirurgia per la quale è prevista la certificazione, nonché la definizione dell’atto aziendale coerente con la missione di Ospedale di riferimento.

Essere il nodo di un network di relazioni” implica in modo particolare l’integrazione con il territorio di riferimento: in primis per migliorare i servizi al paziente con il proseguimento dei tavoli di lavoro che vedono ASO/ASL e medici di medicina generale su patologie prevalenti. In secondo luogo, la centralizzazione degli acquisti per razionalizzare e ottimizzare le necessità di tutta l’area, anche attraverso l’attuazione della rete di laboratori.

Si prosegue anche nel 2015 concentrandosi sulla sicurezza per il paziente, mantenendo elevata l’attenzione sul rispetto dei protocolli, attraverso l’avvio di iniziative per ridurre i rischi (per esempio incrementando il lavoro sulla segnalazione e sul riesame degli “eventi avversi”, la gestione del farmaco,..). È prevista la prosecuzione del progetto sepsi@al.t, nato per ridurre il rischio di infezioni correlate all’assistenza e migliorare la gestione dei casi, ottimizzando l’impatto economico.

In termini di sostenibilità ed efficienza, l’Azienda intende rispettare gli obiettivi assegnati dalla Regione Piemonte, nonché implementare iniziative proprie per l’utilizzo razionale delle risorse comuni. È importante poi per “essere Azienda” monitorare il benessere organizzativo all’interno delle strutture.

  1. CONFRONTARSI

Nella seconda area sono compresi gli obiettivi utili a misurarsi con gli altri e superare l’autoreferenzialità, valutando una serie di aspetti legati a differenti punti di vista.

Prosegue anche nel 2015 il monitoraggio del Piano Nazionale Esiti realizzato per un confronto nel tempo con se stessi e con gli altri ospedali, con i quali è attivo anche un confronto sui costi sostenuti, per una valutazione dell’efficienza.

Continua la rilevazione sulle attese dei pazienti, che diventa permanente, per verificare il grado di soddisfazione dei cittadini rispetto ai servizi ricevuti.

Rispetto alle attività, la scelta è quella di farsi valutare da esterni (enti certificatori) per comprendere se e come le procedure messe in atto rispettino gli standard internazionali.

 

  1. CRESCERE

La terza area è legata in modo particolare alla crescita professionale dei singoli professionisti, protagonisti reali delle attività e del cambiamento: favorire la crescita del personale incentivando gli scambi con altri ospedali, università e istituti di ricerca consente di migliorare la reputazione aziendale nei circoli scientifici, nonché dare avvio ad un circolo virtuoso di conoscenza ed innovazione a favore del paziente. Questo si concretizza con una maggiore attenzione alla formazione grazie al lavoro del Comitato Tecnico Scientifico (maggiore specializzazione dei corsi di formazione proposti); è prevista inoltre l’istituzione di un premio per la produzione scientifica.

L’innovazione non è solo in campo clinico, ma nel 2015 verranno avviati importanti innovazioni sotto il profilo tecnologico, con l’attivazione dei servizi on line per i pazienti, fino alla realizzazione del fascicolo sanitario elettronico.

Crescere vuole dire lavorare insieme, al servizio del paziente, nella gestione delle patologie: questo implica la definizione di percorsi integrati interni all’Azienda e integrati con il territorio. In particolare è previsto l’avvio di unità di gestione integratache garantiscano l’approccio coordinato delle patologie legate alla mammella e al polmone. Si prevede inoltre l’avvio del Trauma Team.

Tali percorsi dovrebbero portare anche ad un miglioramento dell’efficacia organizzativa, attraverso la revisione delle attività per facilitare i percorsi dei pazienti: in quest’ottica si inserisce anche la centralizzazione del CAS (Centro Assistenza e Servizi) destinato ai pazienti oncologici e la riorganizzazione dell’attività ambulatoriale.

  1. TRASPARENZA, COMUNICAZIONE, LEGALITÀ

Quest’ultima area è trasversale alle tre precedenti ed è stata suddivisa a sua volta in tre obiettivi, legati alla “Comunicazione, accoglienza e informazione” utile a migliorare l’informazione resa ai cittadini e all’accoglienza presso le strutture (per esempio è qui ricompresa l’azione di miglioramento relativa alla revisione della segnaletica all’Ospedale Civile). Un secondo obiettivo è legato alla “Trasparenza”, come richiesto dalla norma, ma anche come sforzo aziendale di farsi comprendere in modo fruibile nel linguaggio e nel rendere semplice la complessità (per esempio attraverso la giornata della Trasparenza e il Bilancio Sociale). L’ultimo obiettivo è legato alle iniziative tese a contrastare la corruzione, con un preciso piano contenente iniziative formative per il personale e specifica sensibilizzazione da parte del responsabile aziendale.

 8 febbraio 2015

 

 

 

 

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