divergenze parallele - EL’Associazione culturale Divergenze Parallele Teatro ONLUS nasce a settembre 2009 dall’incontro di alcuni appassionati di teatro uniti dal desiderio di tornare a fare teatro come al tempo de “I Pochi” di Ennio Dollfus. L’attività teatrale è volta a diffondere la cultura portando il teatro non solo nei luoghi tradizionali, ma anche in spazi dove solitamente non arriva o arriva poco, come piazze, centri sportivi, ecc. A questo proposito abbiano intervistato Ivana Demicheli e Ferruccio Reposi che simpaticamente rispondono alle seguenti domande:

Che cos’è per voi il Teatro e chi è un artista?

Il Teatro è emozione! E’ vita! E’ anche divertimento, riflessione. Il Teatro è cultura, aggregazione. Aggregazione perché andare a teatro vuole anche dire non essere soli, stare con altre persone con le quali condividere qualcosa e socializzare.

Un artista è colui che si mette in gioco per esprimere sé stesso in maniera inusuale.

Quando nasce la vostra Compagnia Teatrale e con quale mission?

La nostra compagnia teatrale nasce a settembre 2009 dal desiderio di tornare a fare teatro come al tempo de “I Pochi” di Ennio Dollfus. Siamo un’associazione ONLUS e la nostra mission è quella di raccogliere fondi da destinare in beneficenza, ma soprattutto di portare la cultura non solo nei teatri, ma anche in spazi dove solitamente non arriva o arriva poco, ad esempio piazze, centri sportivi, ecc. E’ un pubblico sempre diverso che non ci fa mai mancare il suo apprezzamento e torna volentieri a vedere i nostri spettacoli.

Da chi è stata fondata e chi sono i componenti oggi?

A noi, Ferruccio Reposi e Ivana Demicheli che siamo lo zoccolo duro, si aggiunge Bruna Buonadonna, anche lei dotata di formazione teatrale ed esperienza pluriennale di palcoscenico. Oggi, oltre a noi, ne fanno parte anche Gianluca Pivetti e Graziella Bertassello. Altri attori si aggiungono di volta in volta in base alle esigenze. Ci sono poi i tre tecnici Gianfranco Mandrini, Francesco Galeone, Francesco Citarelli e Alessandra Mandrini che si occupa della parte musicale e grafica.

Dove vi esibite di solito e quali sono i generi degli spettacoli che producete?

Ci esibiamo ovunque ci chiamino: Alessandria e Provincia principalmente, ma anche nel resto del Piemonte e fuori regione. I nostri spettacoli spaziano dal genere brillante a quello classico ed i testi che proponiamo, anche se con gli opportuni adattamenti, sono sempre d’autore, perché riteniamo che sia la migliore partenza per la buona riuscita delle rappresentazioni.

Quali sono stati gli ultimi spettacoli che avete portato in scena?

Il nostro ultimo spettacolo è un Trittico Pirandelliano, 3 atti unici di Luigi Pirandello: “Cecè”, “Lumie di Sicilia”, “La morsa”. Sono tre storie d’amore, imbroglio e tradimento e l’ambientazione, nel nostro allestimento, richiama l’atmosfera dei ruggenti anni ’20. L’abbiamo rappresentato di recente sia in Alessandria che in provincia e a Cengio in provincia di Savona, voluto dall’Assessore alla Cultura del Comune.

Non solo teatro ma anche letture interpretate e corsi di teatro di base, anche in collaborazione con Enti pubblici e privati?

Certamente! Collaboriamo con chiunque ce lo richieda e abbiamo più volte proposto letture interpretate nelle scuole e anche in Cittadella. Stiamo collaborando con l’Associazione “Alessandria in Pista” partecipando ad alcuni suoi eventi con letture in dialetto alessandrino.

Attualmente portiamo avanti un corso di teatro per ragazzi che si concluderà con un saggio al teatro Parvum di Alessandria il prossimo mese di giugno e Ferruccio Reposi sta collaborando, come insegnante di ortoepia e dizione, al corso di recitazione organizzato e diretto dall’attore Massimo Bagliani.

Qual’è il programma del vostro calendario teatrale per i prossimi mesi?

Abbiamo in programma una rappresentazione del nostro Trittico Pirandelliano nell’Aula Magna dell’Istituto Vinci di Alessandria, destinata agli studenti poi, sempre con questo spettacolo, andremo a Torino, a Bistagno per la rassegna teatrale e altre date sono in arrivo ma al momento sono top secret.

Con l’Associazione “Futura Infanzia” con la quale collaboriamo per eventi benefici, il prossimo 13 maggio saremo al Teatro Ambra di Alessandria con due rappresentazioni, pomeridiana e serale.

Nel contempo, stiamo valutando nuovi testi ed autori in previsione dell’allestimento di un nuovo spettacolo che inizierà a breve.

Come vedete il futuro della cultura e in particolare del Teatro nel paese e soprattutto nella nostra città?

Non è certamente in technicolor! C’è molto da fare sia a livello nazionale che locale. Nella nostra città constatiamo il bisogno che venga data maggiore considerazione a realtà culturali come la nostra che sono iscritte all’Albo comunale e offrono spettacoli di qualità.

Dal vostro punto di vista come vivete la chiusura del Teatro Comunale?

E’ una grave ed inammissibile perdita per la città e per gli alessandrini, quindi anche per noi in veste di cittadini. Dal punto di vista della compagnia teatrale non ci tocca particolarmente.

Come informate i potenziali spettatori e come rispondono gli alessandrini?

Divulghiamo le informazioni attraverso i vari social network (facebook, twitter, ecc.), i comunicati stampa e le classiche locandine, per la stampa delle quali abbiamo il sostegno del Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Alessandria.

La risposta degli alessandrini per noi è molto positiva in quanto non ci fanno mai mancare la loro presenza ai nostri spettacoli.

Dovendo fare un appello agli alessandrini che cosa vi sentite di dire?

Continuate a venire a vedere i nostri spettacoli e aiutateci a mantenere vivi il teatro e l’arte!

Pier Carlo Lava



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