I Carabinieri di San Salvatore intervenivano rapidamente, fermando subito l’uomo che aveva prelevato il denaro, mentre l’auto riusciva a scappare a forte velocità. Veniva recuperato il denaro e i successivi accertamenti permettevano di scoprire che era anche l’autore della truffa consumata tra il 10 e 14 aprile nei confronti del Parroco di Camagna. Anche in tale occasione, il parroco veniva contattato telefonicamente da un uomo che, qualificandosi come operatore della Caritas e di un’associazione di Casale Monferrato, chiedeva per conto di un uomo bisognoso del denaro per pagare l’affitto e altre spese e, nel complesso, venivano sottratti al parroco 1700 euro. Le successive indagini permettevano di denunciare a inizio maggio un italiano di 66 anni per concorso in truffa aggravata nei confronti dei due parroci, il quale era uno dei due uomini che era riuscito a scappare in auto. Ora i militari della Stazione sono giunti all’individuazione anche del terzo uomo autore delle truffe. Partendo dai tabulati telefonici si accertava che il numero di telefono che aveva chiamato i due parroci era intestato a una persona che però risultava assolutamente estranea ai fatti avvenuti. Lavorando quindi sull’attivazione di quella scheda telefonica, tramite le testimonianze di più persone, si scopriva che chi l’aveva attivata era l’odierno denunciato il quale aveva presentato la fotocopia del documento di identità di altra persona che aveva reperito fraudolentemente e alla quale aveva apposto la propria foto per trarre in inganno colui che stava attivando la scheda telefonica. Inoltre, apponeva sul contratto di attivazione anche una firma falsa facendosi passare per colui che era riportato sulla fotocopia del documento, traendo in inganno l’operatore della compagnia telefonica.