Adesso è scritto nero su bianco: Casale Monferrato riceverà oltre 64 milioni 500 mila euro in tre anni per concludere la bonifica dall’amianto. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha matenuto le promesse. Una notizia che riempie di gioia me e, ne sono sicura, tutti i cittadini e le famiglie del Sito d’Interesse Nazionale. Possiamo finalmente vedere il traguardo di città libera dall’amianto! Fummo i primi a denunciare, con l’allora sindaco Riccardo Coppo, la nocività della fibra, spingendo lo Stato a bandirla dal suolo nazionale, e ora potremo essere i primi a liberarcene definitivamente; diventando un esempio virtuoso per tutto il mondo, soprattutto per quei Paesi in cui l’amianto è ancora estratto, lavorato e utilizzato».

 

soldi QUna soddisfatta e orgogliosa Titti Palazzetti, sindaco di Casale Monferrato, ha in mano il decreto della Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell’Ambiente che individua gli interventi da finanziare con le risorse che il Governo, con la Legge di Stabilità, ha previsto per gli anni 2015-2017, da trasferire alle Regioni. In particolare, alla Regione Piemonte, per il Sito d’Interesse Nazionale di Casale Monferrato, andranno circa 64 milioni 500 mila euro: 25 milioni per l’anno 2015 e circa 19 milioni 750 mila per i due anni successivi.

 

Un decreto di soli quattro articoli, ma che per il territorio hanno un significato molto particolare: «Dopo la sentenza shock della Cassazione, che il 19 novembre scorso ha annullato incredibilmente le precedenti sentenze di condanna nei confronti del colpevole, lo svizzero Stephan Schmidheiny, Casale Monferrato e i Comuni del territorio non si sono arresi e hanno combattuto, con ancora più determinazione e fermezza, per avere giustizia. La città ha pagato un prezzo troppo alto in questi anni. Una risposta, chiara e concreta, era necessaria e il Governo ce l’ha data. Sono ancora molte le questioni da affrontare sul tema amianto, a partire dalla ricerca e dalle cure per i malati, ma poter attuare la bonifica totale del territorio è un traguardo importante e fondamentale. Casale Monferrato e tutto il territorio potranno orgogliosamente dire a tutta Italia e al mondo intero che è libera dall’amianto!».

Il sindaco Titti Palazzetti, proprio nei giorni immediatamente successivi alla sentenza della Cassazione, ha iniziato una serie di incontri e riunioni a tutti i livelli istituzionali, a partire dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, fino ai presidenti delle Camere, Pietro Grasso e Laura Boldrini, al vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, ai dirigenti e funzionari dei Ministeri. Incontri che hanno portato allo stanziamento, nella Legge di Stabilità, dei fondi richiesti e alla firma del decreto attuativo di ieri.

 

«Un lavoro intenso – ha ricordato il sindaco Titti Palazzetti – che è stato reso possibile innanzitutto dalla spinta e dalla forza che mi hanno dato i cittadini, le associazioni e le persone di tutta Italia, che in questi mesi sono stati vicini a Casale Monferrato e ai Comuni del territorio. Ma non posso dimenticare chi si è speso direttamente con me in questo cammino: i parlamentari Cristina Bargero, Daniele Borioli, Stefano Esposito, Federico Fornaro e Fabio Lavagno e l’Afeva, l’Associazione Famiglie e Vittime Amianto che da venticinque anni sta portando avanti una battaglia di giustizia per il proprio territorio. Un grazie poi all’architetto Piercarla Coggiola, dirigente del Comune di Casale Monferrato che con dedizione è riuscita a produrre in tempi strettissimi la complessa documentazione richiesta, agli assessori regionali Antonino Saitta e Alberto Valmaggia, con cui lavoriamo costantemente, e al dottor Stefano Rigatelli della Regione Piemonte. Ancora una volta il lavoro di squadra ha dimostrato di essere vincente».

Ora si potrà, quindi, proseguire nella bonifica, con la certezza di avere tutte le risorse economiche necessarie per portarla a termine; grazie anche allo sblocco del Patto di Stabilità concesso per il 2015: «Ancora prima della sentenza – ha sottolineato il sindaco Titti Palazzetti – avevamo chiesto la possibilità di escludere dal Patto di Stabilità le bonifiche dall’amianto, per non trovarci nella spiacevole situazione di avere le risorse a disposizione e non poterle spendere. Per il 2015 è stata accolta la richiesta, ma adesso lavoreremo intensamente affinché siano escluse in modo permanente e definitivo tutte le spese di bonifica, perché la salute dei cittadini, salvaguardata dalla nostra Costituzione, non può essere vincolata a limiti di spesa».

23 febbraio 2015