L’indagine prendeva spunto dalla denuncia presentata da un uomo della zona a fine settembre 2014, il quale riferiva che aveva visto su un sito di vendite on-line un carrello per autovettura e aveva deciso di acquistarlo visto che il prezzo era conveniente. Contattava il venditore con il quale si accordava sul prezzo e dal quale riceveva un numero di una carta postepay sulla quale effettuare il versamento del denaro. Inviato l’anticipo, l’uomo non vedeva arrivare il prodotto acquistato e cercava più volte di contattare il venditore che però non rispondeva più al telefono, rendendosi irreperibile. Capito di essere stato truffato, presentava la querela e avevano così inizio gli accertamenti. Dall’intestatario della carta postepay sulla quale era stato effettuato il versamento si scopriva chi era stato l’autore della truffa, il quale per evitare conseguenze nei suoi confronti presentava successivamente in Toscana una denuncia di smarrimento della carta. Dall’analisi della lista movimenti della carta emergevano molte altre ricariche effettuate da persone di diverse regioni in momenti diversi, cosa che faceva pensare ad altre truffe. I militari contattavano tutti coloro che avevano fatti tali versamenti scoprendo che tutti erano stati raggirati dal toscano il quale aveva messo in vendita sul sito on-line molti oggetti, mai spediti agli acquirenti. Uno aveva inviato dei soldi per l’acquisto di cerchi per auto, un altro aveva acquistato una motozappa, un altro aveva acquistato un motocoltivatore. Alla fine sono state cinque le truffe scoperte dai militari, che accertavano anche che l’uomo si era fatto accreditare indebitamente sulla carta postepay una cifra complessiva di circa 6000 euro, quale anticipo di tali acquisti. Per questo motivo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa.
20 febbraio 2015