Due mesi di silenzio sul progetto Expo 2015 che ha visto la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona sborsare quasi 60 mila euro per pagare l’affitto alla cascina Triulza di 8mq di stand per fare in modo che Tortona potesse essere presente ad Expo 2015.
Dal 10 dicembre 2014 giorno in cui venne presentato il progetto, nessuno ha più saputo nulla su come procede la realizzazione del medesimo.
Sono passati due mesi e ne mancano tre all’inaugurazione dell’Expo, ma in questi due mesi non una parola su quanto sta avvenendo, né da parte di Artinfiera l’associazione di san Sebastiano Curone che si è fatta capofila del progetto, ma soprattutto né da parte del comune di Tortona.
Cosa stanno facendo l’assessore alla cultura e alle manifestazioni Marcella Graziano e i dirigenti del Comune al riguardo?
Sono stati attivanti quei progetti tanto auspicati dalla Fondazione che avrebbe voluto vedere il Comune di Tortona protagonista dell’evento?
Sono stati elaborati i “contenuti” in grado di riempire quella che è stata denominata una scatola vuota e caratterizzare la presenza di Tortona all’evento planetario che apre il primo maggio?
Nessuno lo sa, come se il progetto Expo 2015 fosse qualcosa di segreto.
Eppure sia l’assessore Graziano sia i dirigenti comunale che si occupano della realizzazione dell’evento hanno avuto un mandato ben preciso sia dalla Fondazione che ci ha messo i soldi ma con la promessa di un riscontro non ancora avuto, sia da tutti gli elettori perché sia la Graziano che i dirigenti comunali che si occupano del progetto, sono pagati con soldi pubblici, per cui i tortonesi hanno diritto di sapere cosa sta avvenendo e come procede il progetto.
Un progetto che, come abbiamo scritto in un articolo domenica sollecitando il sindaco Bardone, potrebbe avere un ruolo importante per il futuro della città: Tortona è in ginocchio, se perdiamo anche la possibilità di valorizzare il territorio con l’Expo possiamo considerarci alla frutta, se non lo siamo già.
3 febbraio 2015