Da una prima analisi dei dati annuali sull’utilizzo delle varie tipologie di cassa integrazione in Provincia di Alessandria si evidenzia che le 9.529.371 ore autorizzate nel 2014 sono il dato migliore degli ultimi quattro anni, con un calo del 17% rispetto all’anno precedente (11.481.387) che si traduce in quasi 2 milioni di ore in meno.
Per quanto riguarda il dato trimestrale, anche in quest’ultimo trimestre del 2014 è stato il più basso degli ultimi quattro anni per utilizzo di ore con un -38,84% rispetto all’ultimo trimestre 2013, ma con un incremento del 70% circa rispetto al trimestre precedente.
L’ultimo dato mensile indica invece un calo nel mese di dicembre del 21,52% rispetto al dicembre 2013 e un -12,49% rispetto al mese precedente.
Si nota inoltre un incremento dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali nel settore dell’industria che passa dal 68,4% del 2013 al 72,2% del 2014 a discapito delle ore utilizzate nell’artigianato che ha avuto un crollo di utilizzo passando dal 10,13% del 2013 al 3,83 del 2014. Mentre si registra una sostanziale stabilità di utilizzo di ore nel settore edile con il 10,9% ed un leggero incremento nel commercio con il 12,89%.
A livello regionale l’andamento rispetto al 2013 è piuttosto diversificato: riduzioni decisamente sopra la media regionale si riscontrano anche per le province di Asti (-29%), Cuneo (-25%) e Vercelli (-15%), mentre meno positivi sono i dati di Torino (-4,6%), Verbania ( 1,4%) e Novara (stabile); a Biella si risconta un calo totale in linea con la media regionale, ma il dato della sola industria fa segnare una crescita del 4,8%.
“E’ chiaro che l’analisi sui dati di ore di cassa integrazione autorizzata nel 2014 non può che essere positiva visto i confronti con gli anni precedenti ed alcuni timidi segnali di ripresa in alcuni settori specifici cominciano a farsi vedere“, fa notare Tonio Anselmo, Segretario Cisl Alessandria-Asti con delega alle Politiche dell’Industria.
“Sicuramente – aggiunge – faremmo un’analisi imprecisa se insieme ai dati sulla cassa integrazione non tenessimo conto dei dati che arrivano sulle chiusure aziendali e sui fallimenti”.
Per quanto riguarda il Nord Ovest (dati Cerved) per i primi nove mesi del 2014 c’è stato un incremento dei fallimenti del 4,2% passando dal 9,6% del 2013 al 13,8% del 2014, il più alto del resto d’Italia con una perdita occupazionale stimata per il 2014 attorno ai 56.000 posti di lavoro, in linea con i posti di lavoro persi nel 2013.
8 febbraio 2015