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Contro i furti nel Tortonese bisognerebbe fare come Graziano Stacchio, sparare ai ladri!

pistola spara ai ladri- QEgregio direttore,
leggo i vari interventi dei cittadini del tortonese che si lamentano dei ripetuti furti nella zona, e la impotenza per contrastare il fenomeno criminale.
Come ho già accennato negli articoli precedenti la responsabilità e dei politici che stanno depenalizzando alcuni reati con pene previste fino a 5 anni, ben 112 reati e tra questi il furto in abitazione, nonché nell’eventualità, rara, di arrestare i delinquenti di porre gli stessi agli arresti domiciliari in alternativa al carcere.
Le notizie del sanguinoso assalto di 5 banditi poco prima delle 19 di mercoledì 4 febbraio, alla gioielleria Zancan a Ponte di Nanto nel Vicentino e la reazione del benzinaio Graziano Stacchio fa sperare bene in un riscatto di orgoglio dei comuni cittadini.

La rapina 
Cinque banditi hanno dato l’assalto alla gioielleria Zancan, in 3 hanno preso a mazzate le vetrine del negozio, come avvenuto recentemente a Tortona, sotto i portici di piazza Duomo, e nessuno intervenne benché la zona fosse affollata di cittadini per il solito passeggio pomeridiano, altri due complici facevano da palo a bordo di un’Audi 8 e di una Renault Laguna. Uno dei banditi ha tentato di entrare nei locali, e grazie al pronto intervento della commessa, è rimasto bloccato all’interno delle doppie porte, antiintrusione, provocando la rabbia dei complici.A questo punto hanno esploso alcuni colpi di arma da fuoco per uscire dall’ingresso bloccato dalle porte. Di fronte alla gioielleria un distributore di benzina; Il benzinaio Graziano Stacchio racconta “ho agito d’istinto pensando alla povera commessa sola, che potrebbe essere mia figlia, che già due anni fa aveva subito una rapina. Prima ho urlato poi sono salito in casa a prendere il fucile ho sparato in aria poi quando uno di loro è venuto verso di me con il mitra in mano sparandomi addosso, ho mirato alle gambe per difendermi. Non volevo certo uccidere».

Adesso occorre esprimere tutta la nostra solidarietà al benzinaio eroe Graziano Stacchio, poiché purtroppo, il nostro cittadino rischia l’incriminazione di eccesso colposo di legittima difesa, solo le forze dell’ordine posso intervenire e ingaggiare un conflitto a fuoco con dei malviventi, considerando che Graziano Stacchio non era la vittima designata della rapina speriamo che lo condannino solo per gli spari in luogo pubblico art 703 codice penale

“ Io sto con il benzinaio”
A questo punto occorre che tutti quelli che credono che l’azione di Graziano Stacchio sia stata legittima e doverosa e la condividono è necessario esprimere tanta solidarietà scrivendo tante lettere e indirizzarle sia al benzinaio che al Prefetto di Vicenza, con lo slogan “Io sto con il benzinaio” affinché non venga condannato per eccesso colposo di legittima difesa,  e i parenti del bandito procedano nei confronti del benzinaio Graziano Stacchio per il risarcimento dei danni civili, come avvenne per Ermes Mattielli, 58 anni imprenditore di Arsiero, che sparo a due nomadi che stavano rubando nella sua azienda, ferendoli in modo grave.

Dopo il danno la beffa
Ermes mattieli è stato condannato nel 2012, dal giudice Cristina Bertotti del tribunale di Schio ad un anno (pena sospesa) per lesioni colpose non riconoscendogli la  legittima difesa, nonché al pagamento di una provvisionale di 120mila euro a favore dei malviventi.
I due ladri, che avevano già precedenti penali specifici furono condannati per il tentato furto a 4 mesi ciascuno, si erano introdotti nel giugno del 2006 nell’azienda di Mattielli per rubare dei
ferri vecchi. Insospettito dal rumore, l’imprenditore li ha sorpresi ad accatastare i cavi di rame già sottratti. Alla vista del proprietario i due nomadi avevano brandito delle spranghe, intimandogli di allontanarsi. Per tutta risposta l’imprenditore aveva impugnato la pistola e sparato 14 colpi ferendo i due ladri. «Ero esasperato – ha detto – oggi non lo rifarei più». Il giudice ha ritenuto di condannarlo perché non si sarebbe trovato in uno stato di pericolo tale da
giustificare gli spari.
Come mi sono già espresso in passato è necessario che cambi la legge e venga attuato il principio della proprietà privata sacra e inviolabile, e in armonia a questo si possa fare uso delle armi in casa propria senza alcun rischio di incriminazione, venendo meno, da parte del Giudice, l’obbligo della verifica della sussistenza della legittima difesa e lella relativa proporzionalità all’offesa.


Giuseppe Calore 

7 febbraio 2015

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