Mercoledì 18 febbraio ore 21 presso il Megaplex Stardust Il Circolo del Cinema, il presidio di Libera di Tortona e l’Associazione ex allievi dei Licei di Tortona presentano un Evento speciale: la proiezione del film”Anime nere”
introdotto da Nicola Santagostino.
Ingresso € 3.50 per iscritti a Libera, Circolo del Cinema e soci Coop; 8 Euro tutti gli altri.
Anime nere Regia di Francesco Munzi. SCENEGGIATURA: Francesco Munzi, Maurizio Braucci, Fabrizio Ruggirello. FOTOGRAFIA: Vladan Radovic. MONTAGGIO: Cristiano Travaglioli. MUSICHE: Giuliano Taviani. ATTORI: Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Anna Ferruzzo, Fabrizio Ferracane, Barbora Bobulova. PAESE: Francia, Italia, 2014. DURATA: 103 Min. NOTE: Presentato in concorso al Festival di Venezia 2014.
Come in un western ambientato ai giorni nostri, dove il richiamo delle leggi del sangue e il sentimento della vendetta hanno la meglio su tutto, prende vita la storia di una famiglia criminale calabrese. Una vicenda che inizia in Olanda, passando per Milano, fino in Calabria, sulle vette dell’Aspromonte, dove tutto ha origine, e fine. Anime Nere è la storia di tre fratelli, figli di pastori, vicini alla ndrangheta, e della loro anima scissa. Luigi, il più giovane, è un trafficante internazionale di droga. Rocco, milanese adottivo, dalle apparenze borghesi, imprenditore grazie ai soldi sporchi del primo. Luciano, il più anziano, che coltiva per sé l’illusione patologica di una Calabria preindustriale, instaurando un malinconico e solitario dialogo con i morti. Leo, suo figlio ventenne, è la generazione perduta, senza identità. Dagli avi ha ereditato solo il rancore e il futuro è un treno che per lui sembra già passato. Per una lite banale compie un atto intimidatorio contro un bar protetto dal clan rivale. In qualsiasi altra terra, sarebbe solo una ragazzata. Non in Calabria, tantomeno in Aspromonte. È la scintilla che fa divampare l’incendio. Per Luciano è di nuovo il dramma che si riaffaccia dopo tanti anni dall’uccisione del padre. In una dimensione sospesa tra l’arcaico e il moderno i personaggi si spingono fino agli archetipi della tragedia.
17 febbraio 2015