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A Tortona nasce un Osservatorio per aiutare poveri che li indirizzerà verso gli enti giusti

poveri - I - 4Allo scopo di avere una città più vivibile, Il Comune ha deciso di realizzare uno sportello per ascoltare i bisogni della gente e indirizzarli da chi li può soddisfare denominato Osservatorio di continuità. Il nuovo sportello è stato illustrato durante una riunione della Commissione Servizi Sociali e sarà operativo qualche mese, giusto il tempo necessario per avviare i contatti con i partners che saranno Cisa, Distretto Asl, Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, Diocesi, Famiglia Orionina, ma anche Comuni del Tortonese, Centro per l’impiego e il cosiddetto terzo settore, cioè cooperative sociali, associazioni di volontariato e altri.

«Bisogna ripensare ai nostri servizi – ha detto l’assessore Gianluca Silvestri – perché siamo all’agonia: le domande di contributi sono aumentate del 30% rispetto al 2008 e le richieste per le case popolari sono cresciute più del doppio (da 180 nel 2008 a 350 nel 2014)».

Di qui l’idea di realizzare questo Osservatorio secondo le linee guida indicate dalla Regione, partendo dalle esperienze già attuate sul territorio dal Comune. I bisogni cui si deve far fronte sono le nuove povertà che colpiscono le famiglie che hanno perso il lavoro, mamme sole, anziani con pensioni che non coprono le necessità minime. Le problematiche sono tante, ma in primis casa, sanità e lavoro. «La Regione ci dice che dobbiamo cercare di progettare una nuova fase partendo dalle esperienze presenti sul territorio – dice Silvestri -, un percorso da condividere con tutti gli altri attori del sociale. A Tortona l’Osservatorio sociale ha lavorato fino al 2009. Il nuovo progetto prevede un lavoro sistematico che non si fermi al momento in cui sorge il bisogno, ma abbia una programmazione in modo da incanalare le risorse di tutti verso un unico obiettivo.

12 febbraio 2015

 

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